Le salite della Chase the Sun

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Chase the Sun Italia è, tutto sommato, una piccola cosa. Alcuni dicono però, che non ci sia niente di più grande delle piccole cose. Un paesaggio, un passaggio, un momento, uno sguardo, una parola. Sono solo attimi, che messi in fila uno dopo l’altro, inseguendo un sogno o un’avventura, diventano vita.
Alla Chase the Sun si insegue il sole. E il sogno di attraversare l’Italia da costa a costa. In un solo giorno. Dall’alba al tramonto. Da est a ovest. Lungo il cammino del sole che sempre è li, davanti a noi. Imprendibile. Irraggiungibile. A differenza di Icaro il nostro sogno, a sera, sarà compiuto. E saremo ancora più vivi e felici del nostro nuovo successo.

Il sole che abbiamo respirato ad est, sorgendo dal mare alle nostre spalle, ci ha dato il via, nel silenzio infinito del mattino. Ora lo vediamo  tuffarsi di nuovo nel mare. A ovest. Ancora per un altro attimo il sole è li, davanti a noi,  prima di cedere il passo al fragore della notte. Noi che non possiamo fare altro che guardarlo da lontano. Pensando, o urlando, “ce l’abbiamo fatta”.

Te l’abbiamo fatta. Tra il tuo nascere e il tuo morire quotidiano, nel tuo giorno più lungo, abbiamo attraversato l’Italia da costa a costa. Da est a ovest. Siamo arrivati con te alla nostra meta. Abbiamo sudato, faticato, scalato montagne.

Ecco, appunto, le montagne. Le salite della Chase the Sun. Analizziamole in dettaglio.

Da Cesenatico la strada è piatta per quasi 40 chilometri. Non bisogna lasciarsi trasportare dall’enfasi del gruppo, dell’aria fresca del mattino, dell’assenza di traffico. Dobbiamo conservare le nostre energie per il resto della giornata. Quindi relax. Pedaliamo al 75% delle nostre abituali possibilità. E conserviamo le nostre energie.

Prima salita 300 D+

A Meldola – quota 60mslm – inizia la prima salita, 300 metri di dislivello in 7 chilometri. La pendenza (matematica) media risulta essere del 4,3%. Ma la salita non è regolare. Siamo nell’Appennino, dove gli strappi sono sempre dietro l’angolo. Tant’è che per tratti brevi, la pendenza raggiunge e supera l’11%. Salite dunque con rapporto agile e riprendete fiato nel tratti più dolci. La quota che si raggiunge in vetta – Rocca delle Caminate –  è di 360mslm.

Seconda salita 800 D+

Superato Predappio inizia la seconda e lunga salita, quella che porta al Valico Tre Faggi, Cima Coppi del nostro percorso a 930m di quota. La salita si divide in due parti, con il punto di rottura a Premilcuore.
Da Predappio a Premilcuore si sale di 330 metri in  25 chilometri, con una pendenza media inferiore al 2%. Siamo sempre sull’Appennino, ma questa salita è decisamente più regolare. Rari strappi di poche decine di metri, per il resto pedalabile con buona andatura.
Da Premilcuore alla vetta, cambia. Si sale di 470 metri in 15 chilometri scarsi. La pendenza media è del 3,2%, ma si sale “a gradinoni”. Con un continuo saliscendi che alterna tratti di piano o leggera discesa a pendenze anche dell’8-9%. La quota in vetta è di 930 metri slm.

Terza salita 380 D+

La terza salita è quella di Carmignano. La salita inizia a Comeana 40mslm -km 163- e termina al Pinone 420mslm – km 174. Sono 380m di dislivello in 11 chilometri con una pendenza media del 3,5%, con una parte più tenera, i primo 7 chilometri al 2,5%, quindi 1 chilometro per respirare e gli ultimi 3 al 6,5% di media, con qualche inevitabile strappo appenninico.

Una salita in più 180 D+

Tra il Pinone e l’ultima salita c’è la novità 2019: il passaggio dalla casa natale di Leonardo da Vinci. Usciti da Vitolini, in discesa, attenzione a non perdere sulla destra l’indicazione Vinci. Un tornante sulla destra, vi porterà sulla Via di Faltognano. Sono 2,5 chilometri con un dislivello di 180metri. Vuol dire una pendenza media del 7%, con tratti oltre il 10%. E’ un impegno, breve e intenso, ma ne vale la pena.

Ultima salita 550 D+

L’ultima salita è quella che da Buti, 85mslm, sale al Colle di Calci, 635mslm. In 8 chilometri si sale di 550m con una pendenza media che sfiora il 7%.  Tratti al 5% e tratti al 9%. In altre condizioni non sarebbe terribile, ma con 230 chilometri nelle gambe….
Questa ultima salita è OPZIONALE, chi vuole evitarla, può optare per la variante Vicopisano.

CANCELLO DI CHIUSURA AL PINONE

Al checkpoint n.3 – ristorante Pinone – è istituito il cancello di chiusura.  Chi non fosse in grado di transitare entro le h. 16.00 dovrà optare per la variante di Vicopisano, evitando così l’ultima salita al Colle di Calci.  La variante taglia da Cascine di Buti (2km scarsi dopo Bientina) verso Vicopisano, lungo la piccola strada che segue il Fosso della Serezza. Si passa da San Giovanni alla Vela, Lugnano, Uliveto Terme, Caprona, Campi. In località Mezzana ci si rimette sulla traccia che proviene da Calci. La distanza totale del percorso con questa variante è di 268km con 2.750 metri di dislivello.

Le tracce GPX non sono pubblicate sul sito. Sono state inviate via mail a tutti gli iscritti.

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

Paola Gianotti

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

Anna Salaris

Francesca T

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