Crollano le vendite di benzina.

racconti & riflessioni

prezzi benz-webNel primo semestre 2012 le vendite di benzina sono crollate del 27,1%, quelle di gasolio del 19,1%. L’attuale crisi sta influenzando anche le abitudini di mobilità degli italiani. Ci si muove meno in auto nel tempo libero e si cerca di ridurre le trasferte in auto anche per ragioni di lavoro. Nell’Italia del nord nei primi sette mesi di quest’anno il traffico è calato quasi del 7%. Negli autogrill gli scontrini per acquisti di generi vari sono calati del 10%.

Ieri mattina (26 ottobre) pioveva anche nella mia città (Milano), ma ciò nonostante sono uscito in bicicletta perché resta comunque il mezzo di trasporto più agile e versatile per gli spostamenti brevi.

Con grande sorpresa ho potuto constatare che non eravamo in pochi a pedalare, ben attrezzati con mantelline e altro. Qualcosa sta cambiando, complice la crisi stiamo imparando i trucchi della nuova mobilità. Bene!

A proposito di benzina, abituiamoci a pensare in termini di chilometri/euro e non chilometri/litro, giusto per avvicinarci di più all’economia reale. Poi consideriamo che poco più del 50% del prezzo benzina va nelle casse dello stato e quindi alimenta sperperi, sprechi e ruberie. La riduzione drastica dell’uso della benzina potrebbe quindi avere più di un effetto benefico:

– maggiore salute individuale scegliendo di muoversi di più a piedi, in bici, con i mezzi pubblici (ove ve ne siano le condizioni naturalmente),

– migliore qualità dell’aria per tutti, in virtù della riduzione delle emissioni nocive,

– meno disponibilità di quattrini pubblici per tutti quelli che hanno il “privilegio” di governarci.

Privilegio che non dovrebbe essere considerato tale, trattandosi di servizio alla collettività, ampiamente retribuito.

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

Paola Gianotti

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

Anna Salaris

Francesca T

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