Rossignoli vs Zanazzi, la funzione e l’emozione.

tecnica & pratica
Renzo Zanazzi 84 anni

Renzo Zanazzi 84 anni

A Milano Zanazzi vuol dire Renzo, Valeriano e anche Filippo. Per me vuol dire soprattutto Renzo, sarà per via di quella “Milano che Pedala” a cui lui teneva tantissimo o per la PedalatAzzurra, che non ne ha persa una. Filippo è venuto dopo, anche perché era il figlio del Renzo. Quel Renzo che quest’anno ci ha fatto lo scherzo di non arrivare, per una manciata di settimane, ai suoi primi 90 anni. E noi glieli abbiamo fatti raggiungere ugualmente come chilometri pedalati, in una bella mattina di sole di quello che sarebbe stato il suo novantesimo. E gli abbiamo dedicato la Strada Zitta “i novanta di Zanazzi”. A cui ha partecipato, tra una chemio e l’altra, anche Filippo per ricordare il Renzo e per lasciare a Milano qualcosa degli Zanazzi.

Oggi non ci sono più ne il Renzo ne Filippo. C’è ancora il piccolo negozio, con la sua insegna Cicli Zanazzi. E’ stato chiuso per qualche settimana, forse qualche mese. Oggi riapre.

Lo ha rilevato la famiglia Rossignoli, da quasi 100 anni amica di Milano e della bicicletta. Di qualunque tipo, misura, genere, essa sia. E ha scelto di lasciare la storica insegna, ben conoscendo il valore della bottega storica e l’importanza di una insegna di vecchia data. Radicata. E così Milano continuerà ad avere il ricordo di Zanazzi, grazie a Rossignoli. E nel quartiere continuerà a vivere quel piccolo e sincero negozietto di biciclette in via Solari.

I Rossignoli lo hanno fatto perché lo hanno ritenuto giusto. Convinti come tutti noi che la bicicletta “è un prodigio meccanico per creare emozioni”. In questa scelta l’emozione ha giocato un ruolo importante. E dietro ad ogni emozione che si rispetti c’è sempre una funzione. E anche il suo contrario è altrettanto vero.

Turbolento è il punto di incontro tra la velocità e la lentezza. La bicicletta è sicuramente il miglior punto di incontro tra la funzione e l’emozione.

Ma al di la di questi giochi di parole, l’idea e la scelta vanno premiate. Grazie a Rossignoli la tradizione degli Zanazzi resta viva. In una Milano che merita sicuramente più tradizione e cultura ciclistica di quella che ha.

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

Paola Gianotti

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

Anna Salaris

Francesca T

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