Turismo e PIL, chi ci deve pensare?

racconti & riflessioni
Carovana Ciclistica Milano Roma

Carovana Ciclistica Milano Roma

Appena conclusa la BIT (sulla quale abbiamo già espresso giudizio tristemente negativo), nel grande circo mediatico italiano, tra scandali e beghe elettorali di basso profilo, hanno fatto la loro timida comparsa alcuni articoli sull’andamento di quella che dovrebbe essere la nostra primaria industria nazionale: l’industria del Turismo (nostra modesta proposta). E quello italiano potrebbe meritare a pieno titolo la T maiuscola. Invece no.
Non è così e ancora una volta sul Corriere della Sera di oggi, a firma del bravo Gian Antonio Stella (quello del libro sulla casta), dobbiamo leggere una sfilza di statistiche negative sull’andamento del turismo in quello che una volta era il Bel Paese, sogno internazionale di vacanze indimenticabili….

Siamo l’unico paese europeo a “possedere” l’intero arco alpino, eppure riusciamo ad attrarre solo il 5% degli sciatori. Diciamo che non vogliamo credere a questi dati, che le statistiche si sa….ma anche se decidessimo di credere al triplo di questo valore, cioè al 15% il risultato sarebbe ugualmente disarmante, comparato alla porzione italiana di Alpi. Tutto il sud delle Alpi è italiano! Alla Francia una porzione pari al 27%, all’Austria il 29 e alla Svizzera il 13…il mercato totale dello sci vale 16mld di euro di cui solo il 5% arriva all’Italia. E’ l’ennesimo insulto al buon senso e alla possibilità di ridurre la tassazione.

E non finisce qui. La chiesa, come tutti sanno, ha la sua sede in Vaticano, cioè a Roma. E la Francia ci batte sul turismo religioso (così almeno dicono le solite statistiche). Certo Lourdes pesa parecchio, o forse il turismo francese è più bravo a “farlo pesare”?

Eppure siamo il paese che vanta più siti Unesco al mondo, certo che se li consideriamo al pari della dimenticata necropoli di Pantalica e delle gole dall’Anapo…(Sicilia). Uno dei post ipiù belli del mondo.

L’articolo continua proprio parlando di Sicilia, che ha gli stessi chilometri di costa delle Baleari, ma un undicesimo delle presenze turistiche…e cosi di seguito. Invitiamo a leggere l’articolo.

La cosa che sorprende di più (il tono è evidentemente ironico) è che nessuno dei leader politici che andremo, forse, a votare il 24 e 25 prossimi venturi, ne fa cenno in campagna elettorale…meditiamo, anche in funzione del voto che (forse) andremo ad esprimere.

…ben altre sono le priorità del “governatore” (vale come parte per il tutto). A chi spetta, più titolato di noi modesti fanciulli Turbolenti, il compito di fare una efficace pressione politica in questa direzione? anche questi soggetti devono ad un certo punto decidere di scendere in campo con coraggio e decisione privata, se il settore pubblico è vacante, traballante o del tutto assente.

Le cose difficili la fa, chi le sa fare. (motto Turbolento)

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

Paola Gianotti

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

Anna Salaris

Francesca T

X

SOSTIENI IL PROGETTO LE STRADE ZITTE

L’obiettivo è tutelare e valorizzare il paesaggio italiano. Se condividi la nostra visione, se scarichi le tracce dei percorsi proposti, se vuoi che Turbolento continui a creare nuove Strade Zitte per far conoscere l’Italia meno conosciuta, sostieni il nostro progetto con la tua donazione.

Dona ora
Share This