Il Giro delle Citta’ Murate

Regione: LOMBARDIA | Tipologia bici: STRADA | Treno+Bici: SI

Descrizione

Bici+Treno (stazione A/R Crema)
Il percorso cicloturistico delle città murate, come la maggior parte dei nostri percorsi su Strade Zitte, è un itinerario ad anello. Quindi ogni punto è valido come partenza-arrivo. In questo caso si parte e si arriva a Crema, nelle vicinanze della stazione, dove c’è anche un grande e comodo parcheggio per chi arrivasse in auto. Per chi come noi è partito da Milano, Crema è facilmente e comodamente raggiungibile in treno.

Da visitare: Crema, Pizzighettone e Soncino. Molto interessante l’opera idraulica dei 13 ponti detta anche “tomba morta”.
Il giro completo è di circa 100 km. Salvo divagazioni e/o scorciatoie. Oltre al percorso descritto, da Soncino per rientrare a Crema, esistono altre due valide alternative:
– la prima decisamente più breve, ma sicuramente meno piacevole, lungo la sp44 che in 12 km porta direttamente a Ricengo e quindi a Crema,
– la seconda che prevede il ritorno ai 13 ponti, per prendere la ciclabile del canale Vacchelli che riporta a Crema, in località San Bernardino. Scegliendo questa seconda alternativa, si può tornare ai 13 ponti lungo la via percorsa all’andata, o uscendo da Soncino in direzione Santa Maria delle Grazie quindi Villa Campagna (antica strada delle diligenze), dove si attraversa la SS498, proseguendo per Cumignano sul Naviglio giungendo  ai 13 ponti.

Altre indicazioni e pubblicazioni utili:
Il Cremasco in bicicletta a cura dell’APT del Cremonese
Biciclettando nella storia a cura di Regione Lombardia Turismo

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Profilo tecnico

Si esce dalla città di Crema in direzione sud, seguendo le indicazioni per Cremona, superato il ponte sul fiume Serio – il centro città è alle nostre spalle – si prende la prima strada a destra, via Cremona, che si percorre per circa 200 mt fino alla prima grande curva che piega a sinistra, qui sulla destra si imbocca la piccola via del Marzale, dopo l’attraversamento della SS415 diventa sp52.

La provinciale 52 è una piccola e piacevole strada di campagna che porta a Ripalta Vecchia, quindi al bel santuario del Marzale e quindi a Ripalta Arpina dove, nel centro dell’abitato si volta a destra seguendo le indicazioni per Montodine.
In prossimità del semaforo all’incrocio con la SS591 si gira a sinistra attraversando il paese lungo la statale. Si abbandona la strada principale in prossimità delle ultime case girando a sinistra sulla sp13 in direzione di Gombito.

Giunti nell’abitato di Gombito, prima della salita che porta alla chiesa, si gira a destra seguendo l’indicazione fiume Adda (a sud di Montodine in località Bocca di Serio, il Serio si immette nell’Adda), seguendo la piccola strada, inizialmente asfaltata, quindi sterrata che porta a Cornaleto – km 24 dalla partenza – e quindi lungo l’argine fino a Formigara. Nel tratto di sterrato tra Gombito e Cornaleto, non è difficile perdere la strada a causa delle molte deviazioni che portano al fiume. Riferimenti utili sono nell’ordine le Cascine Fasola, Biasolo e Bosco Pastorella, in ogni caso si vede in lontananza, come utile riferimento, la provinciale che porta a Formigara (direzione sud-est).
A Formigara vale sicuramente la pena di scendere fino al porto fluviale. Dal porticciolo si torna quindi sui propri passi per circa 200 mt seguendo la via Pizzighettone, che porta all’incrocio con la sp13 e alle ottime indicazioni che segnalano la “Ciclabile delle città murate”. Da qui, in circa 3 km di ciclabile asfaltata si raggiunge Pizzighettone, con la sua cinta muraria e la vecchia polveriera.
La cittadina merita una sosta ed una visita. Si riprende quindi la ciclabile in direzione nord tornando fino a Formigara (la traccia gpx indica una via leggermente diversa per ritornare verso nord), dove si attraversa la provinciale proseguendo lungo lo sterrato, sempre seguendo le ottime indicazioni della ciclabile che, in parte lungo il corso del Serio Morto, in parte per piccoli e grandi canali ci porta a San Bassano, Soresina e quindi Soncino – km 76 dalla partenza.

Il percorso è molto piacevole, da non affrontare nei mesi più caldi, ricco di bellezze paesaggistiche ed architettoniche. Sicuramente da segnalare l’opera di ingegneria idraulica detta dei “13 ponti” o “tomba morta” e quindi la vera meraviglia di questo giro, la Rocca di Soncino.

Arrivando a Soncino dalla ciclabile, vale la pena di girare attorno alle mura per arrivare alla rocca da sud. Il giro da qui prosegue in direzione nord verso Torre Pallavicina e Pumenengo dove, in prossimità del castello, si piega a ovest (la strada gira bruscamente a sinistra) in direzione Fontanella, Camisano, Ricengo e quindi Crema che si raggiunge in circa 32 km di strade in parte asfaltate, in parte sterrate.

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