turbolento thinkbike ssd

carpe diem noctem quoque

Il Ciclista Turbolento vive e pedala in modo energico. Trova soddisfazione in ciò che fa, ma il desiderio del nuovo non è mai appagato. Vuole continuamente scoprire e curiosare. Si realizza nel produrre e consumare energia per sé e per gli altri. Tramite la fatica fisica migliora se stesso e si avvicina alla saggezza. Compete con sé e con gli altri, con un profondo rispetto per la natura umana e per il suo ambiente. E’ esigente con se stesso in primo luogo e con gli altri di conseguenza. Crede nei valori tradizionali, ma sostiene il progresso e l’innovazione quando contribuiscono a migliorare il mondo. Crede nell’immaginazione come fonte di progresso, elogia la tecnologia. Non si ferma alla semplice conoscenza delle cose, ma approfondisce. Non fa nulla tanto per fare. E’ un po’ filosofo e un po’ materialista. Sa aspettare. Possiede un elevato senso del dovere ed un altrettanto forte senso del piacere. Si realizza nelle cose difficili. Ama e rincorre continuamente l’efficienza, ma non perde la propria lucidità nel caos. Odia tre cose soprattutto: la pigrizia, l’ottusità e l’ignoranza. (Paolo Tagliacarne luglio 1994)

PS: scopri quanto sei Turbolento, con il test sull’irrequitezza mentale

The Turbolento Cyclist lives and cycles in an energetic way. Ho loves what he does, but his desire to do something new is never satisfied. He’ is very curious and always want to make new discoveries. He likes producing and using energy both for himself and others. Through a physical effort he improve himself and approach wisdom. He always competes with himself and other people, respecting human nature and its environment. He is strict with himself and, as a consequence, with other people. He believes in traditional values, but he also supports progress and innovation if they contribute to improving the world. He believes in an imagination which creates new things and ideas. He praises technology. He is not satisfied with a mere knowledge of things, he also want to study them in detail. Ho does not do things for the simple fact of doing them. He is a little philosophic as well as materialistic. He can wait. He is very conscious of his duty as well as of his pleasure. He like difficult things. He loves and continuously pursues  efficiency without losing his clarity amidst chaos. He especially hates three things: laziness, dullness and ignorance. Carpe diem, noctem quoque. (Paolo Tagliacarne luglio 1994)

Turbolento è il punto d’incontro tra la velocità e la lentezza, lo sport e il divertimento. Uno stile di vita che condivide valori come paesaggio, bellezza, gentilezza, educazione, benessere psico-fisico, senso della collettività, sostenibilità e rispetto dell’ambiente. Ovvero il capitale naturale dell’umanità.
Organizziamo attività ciclistiche con differenti livelli di difficoltà e forti contenuti di creatività e divertimento.
Sogniamo e disegniamo itinerari unendo chilometri di strade secondarie: Strade Zitte & Gravel Roads.
Promuoviamo la conoscenza geografica e culturale del nostro paese e l’art.9 della nostra Costituzione che tutela il paesaggio italiano. Cerchiamo ogni giorno, in ogni attività, il bello da cui vorremmo essere sempre circondati.

Turbolento epitomises the right balance between speed and taking it easy, between cycling and sight-seeing, sport and fun – a lifestyle oriented to psycho-physical well-being, positive thinking, respect for the environment and, of course, our beautiful Italian countryside. Our motto from the start has been the latin carpe diem, noctem quoque (sieze the day, as well as the night).

We organize cycling activities with an emphasis on having fun and exploring the new. We draw up unedited and off-the-beaten-track itineraries. We promote geographical and cultural knowledge of our beloved country through our cycling routes along the lesser known country and quiet roads. We search – every day and in everything we do – for the beauty we all love to be surrounded by.

Storia in 5 minuti

1991 Gino Fans Club. Iniziativa goliardica di un gruppo di amici per pedalare insieme.
1993
 decidiamo che il nome sarà Veloclub Turbolento.
1995 
si costituisce con atto notarile l’ASD TURBOLENTO VELOCLUB MILANO.
2013 nasce Thinkbike Srl
2018 Thinkbike Srl e Turbolento ASD si fondono in Turbolento Thinkbike SSDaRL 

Tra le attività svolte ci piace ricordareGF delle Orobie (BG 1995-1998), Comitato RIMETTIAMOLO IN PISTA per il ripristino e la salvaguardia del Velodromo Vigorelli (1995-1998), la PedalatAzzurra (MI 1999-2010), MilanoChePedala (MI 1998-2010), MilanoBici Festival (2003-2005), GiroDonne (MI 2004-2005), Carovana Ciclistica TCI (da Milano a Roma 2011), Parco Cicloturistico del Chianti (FI 2012/Tci) e dei Navigli (MI 2013/Tci). Leggi di più su la nostra storia

Motto della società sportiva è carpe diem noctem quoque. 

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DICONO DI NOI

Dopo più di trent’anni di Turbolenze, ecco cosa dicono di noi amici e soci.

Un po’ turbo e un po’ lenti. Cicloturisti, ciclofondisti, cicloamatori, ciclocrossisti, potendo anche pistard, o riciclati da altri sport…gente con un proprio ciclostile, nel senso di una propria cicloeleganza…nonché di una certa ciclocultura, essendo la loro maglia nera, un ciclomaggio a Luigi Malabrocca.

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Turbolenti nell’anima e nell’anarchia, nell’immagine e nell’immaginazione, nel libeccio e forse anche nella libidine. Turbolentissimi sul Gavia, turbatissimi sul Mortirolo, disturbatissimi sul Tonale… Ogni volta che ce n’è bisogno, basta alzare il braccio, e invece dell’ammiraglia sopraggiungono i Turbolenti: per infoltire il gruppo, per inseguire una fuga, per tirare la loro parte.

Marco Pastonesi

Un pomeriggio d’estate sul Naviglio Grande. Paolo con la sua Cinelli, io con la mia bici pavè-repellente, le ruote più “fat” delle mie caviglie.
L’appuntamento era più o meno al buio. Nel senso che ignoravo quanto l’ideatore di questo sito fosse sottilmente turbolento, dietro un’apparenza che non fa una piega.

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Soprattutto, non sapevo che mi avrebbe fatto abbracciare per la prima volta una bici da corsa. Si, perchè così è andata: ho dovuto abbarbicarmi a un manubrio che pareva sfuggirmi, come in un cartone animato, come dotato di vita propria, guardata storta dalle increspature dell’acqua. Sono passati alcuni mesi. Ho salvato una bici da corsa dalla discarica. E ho ricevuto il compito di fare almeno 700 km. Lui ne ha appena fatti 7000. Resta il dubbio: che sia turbo o lento?

Mariateresa Montaruli

Turbolento è concetto che concilia due opposti ed indica la nostra propensione ad accogliere tutti, di qualunque provenienza o estrazione.
Ciascuno di noi pedala e corre seguendo proprie inclinazioni personali: siamo tra noi diversi e, tuttavia, uniti dalla comune curiosità per la vita.

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Alcuni di noi hanno partecipato a competizioni durissime, estreme, altri non vanno oltre l’uscita domenicale. Si può, dunque, essere Turbolenti e misurare in modo differente l’intensità della propria passione. Unico requisito richiesto: una buona disponibilità verso gli altri. Il nome stesso dell’associazione esprime una contraddizione e a noi piace pensare un mondo ancora pieno di spazi da esplorare. Il Turbolento, in sintesi, non vive in libertà vigilata, ma vigila attentamente  sulla propria libertà.

Paolo Della Sala

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