Descrizione
Castell’Arquato, splendido borgo medioevale arroccato su una delle prime propaggini dell’Appennino piacentino, lungo la Val d’Arda. Il giro è breve e molto piacevole. Percorre i due crinali orografici della valle: quello di Vernasca e quello di Morfasso. Su strade piacevoli e, come vuole la nostra tradizione, con traffico decisamente scarso (qualche motociclista in gita, di tanto in tanto).
Si pedala lungo il fondo valle verso Lugagnano, in leggera salita, ad andatura rilassante in modo da sciogliere un po’ le gambe, in paese a sinistra attraversando l’Arda per salire sul bel crinale di Vernasca in direzione di Bore e del Passo del Pellizzone, pedalndo prima sulla tranquilla sp359, poi sulla ancor più tranquilla sp15 fino a Morfasso. Da qui inizia il rientro sul versante opposto, ancora in direzione di Lugagnano. Poco prima dell’abitato a sinistra seguendo il corso del torrente Chiavenna, scollinando di nuovo per il rientro a Castell’Arquato.
Un suggerimento per dormire in zona, in agriturismo riservato e familiare, a due chilometri da Piazza della Rocca e della Collegiata: la Cinghialina.
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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.
300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.
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Profilo tecnico
Dal parcheggio di Castell’Arquato, in prossimità del ponte sull’Arda si imbocca la provinciale per Lugagnano seguendola per 5 chilometri. Entrati in paese, all’altezza del cementificio (alla sinistra rispetto alla nostra direzione di marcia, non bello da vedere), si va a sinistra attraversando il torrente. Inizia la bella salita a Vernasca, 10 chilometri dalla partenza.
Da qui si prosegue lungo il piacevole crinale per 13 chilometri raggiungendo Bore. Ad un primo bivio si incontra, sulla destra, la strada che riscende in Val d’Arda, mentre poco prima dell’abitato di Bore a sinistra sale la strada da Pellegrino Parmense. Superato l’abitato di Bore si prosegue in direzione del Passo del Pellizone fino al bivio Pellizzone-Morfasso, qui a destra per Morfasso che si raggiunge in circa 12 chilometri. Arrivando all’incrocio con la sp21, con quaranta chilometri nelle gambe. All’incrocio chicane destra-sinistra seguendo le indicazioni Olza-Labè.
E’ questo probabilmente il tratto paesaggisticamente più piacevole, soprattutto nel tratto boschivo del monte Zuccarello che sovrasta il lago artificiale di Mignano. Una serie di stretti tornanti in discesa ci riporta verso Lugagnano e Castello. Poco prima dell’abitato di Lugagnano, in prossimità di una piccola chiesetta (a sinistra della nostra direzione di marcia) si svolta a sinistra, di nuovo a sinistra su piccolo dosso, quindi al tornante a destra seguendo il corso del torrente Chiavenna, mantenendosi sulla destra orografica. I chilometri percorsi sono poco meno di 60, con circa 1000 metri di dislivello nelle gambe. Si pedala lungo il fondo valle per cinque chilometri, poco prima del ponte sul Chiavenna a destra seguendo la piccola indicazione Cereto. Ultimo strappo, decisamente impegnativo, per raggiungere Castell’Arquato. Volendo lo si può evitare proseguendo verso Vigolo Marchese, Fornace Fulgoni e Sant’Antonino, ma la fatica è ripagata dalla piacevolezza della vista. E anche l’occhio, si sa, vuole la sua parte.