Colazione a Garlasco
Colazione a Garlasco
Colazione a Garlasco

COLAZIONE A GARLASCO

Bereguardo (PV) / facile / 64 km / 260 D+

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DESCRIZIONE

Percorso di pianura, un po di qua e un po’ di la del Ticino, in provincia di Pavia tra il fiume azzurro e la Lomellina. Da Bereguardo alla scoperta delle risaie, con tappa a Garlasco, proseguendo verso Scaldasole, Pieve Albignola, Zinasco, rientro lungo l’argine del Ticino.

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Il punto di ritrovo e partenza è il Castello di Bereguardo con i suoi molti bar, e trattorie, ma essendo un anello, qualsiasi punto è buono. L’importante è partire. Più impegnativo, per lunghezza, rispetto al “Boschi e Argini del Ticino, tra Bereguardo e Pavia” del quale ripercorre in senso contrario buona parte del percorso.

Nella bella piazza rettangolare di Garlasco, pausa caffè. Anche se siamo appena partiti dobbiamo fare onore ai luoghi di Luisin Malabrocca, famoso per la maglia nera e Sandrino Carrea, uno dei fedelissimi gregari di Coppi. Contribuendo a mantenere viva la memoria positiva e ciclistica di questo “paesone” di provincia, purtroppo balzato al (dis)onore della cronaca per tristi e criminali fatti.

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PROFILO TECNICO

Dal Castello di Bereguardo, ci si dirige verso il Ticino e il ponte di barche, direzione ovest-sud-ovest. Superato il ponte si prosegue lungo la strada provinciale in genere con poco traffico. Alla prima rotonda si prosegue diritto così come al bivio successivo seguendo le indicazioni per San Biagio e Garlasco, dove si arriva dopo dodici chilometri e mezzo.

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Si riparte in direzione di Alagna, da P.za della Repubblica si percorre Via Cavour in direzione ovest per circa 400-500 metri, poi sulla sinistra si trova l’indicazione Alagna. Sempre diritto su piccola strada di campagna fino al piccolo paese, quando si incrocia la strada principale, a sinistra in direzione Scaldasole. Qui giunti, si attraversa la sp206, imboccando la piccola strada quasi di fronte a noi leggermente spostata sulla destra rispetto alla direzione di provenienza. E’ questa un’altra strada zitta, adagiata su campi e risaie di questa pianura padana che “alle sei di mattina sembra di essere dentro a un bicchiere di acqua e anice” (P.Conte – la fisarmonica di stradella).

Si giunge a Pieve Albignola, dove all’incrocio con la sp193bis (semaforo) si gira  a sinistra per Zinasco. Da qui la strada è un “drittone” di qualche chilometro, di quelli che vedi la fine lontana e non ci arrivi mai….in poco meno di 6 chilometri si arriva a Zinasco Vecchio dove si “piega” a sinistra in direzione della Cascina San Damiano. Si attraversa la piccola strada che porta alla cascina proseguendo sempre diritto fino alla grande rotonda che ci fa attraversare la SS596 (PV-Mortara). Ancora diritto in direzione Villanova D’Ardenghi, incrociando poi la sp3 per immettersi quindi sull’argine del Ticino. Lo stesso della strada zitta “Boschi e Argini del Ticino, tra Bereguardo e Pavia”.

Si pedala sull’argine fino a Pavia, all’incrocio con la SS35 dei Giovi a sinistra verso il centro città attraversando il ticino sul ponte nuovo per godere, sulla destra della vista del ponte coperto. Il ponte nuovo ha sempre parecchio traffico, ma c’è uno stretto marciapiede utile alla conservazione della specie ciclistica, assolutamente inutilizzato a livello pedonale. Superato il ponte suggeriamo di voltare a sinistra in Via A.Manzoni, sottopasso ferroviario, quindi Via Riviera. Un chilometro e mezzo circa di strade urbane periferiche con traffico, poi superato il semaforo dove il traffico si dirige sulla superstrada, si ritorna alla tranquillità della piacevolissima strada per Torre d’Isola e Bereguardo. Segnaliamo la Trattoria da Bruna (con grande parcheggio) e la trattoria a Vigna del Pero. Altri due ottimi punti di partenza e arrivo, per chi alla fine vuole mettere le gambe sotto il tavolo.

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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.

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