Da Castell’Arquato a Prato Barbieri

Regione: EMILIA ROMAGNA | Tipologia bici: STRADA | Treno+Bici: NO

Descrizione

Lo avevamo già detto per un altro itinerario in zona: Castell’Arquato è uno splendido borgo medioevale. E così, ci siamo tornati. Per un secondo anello, a ovest di quello di Bore e Morfasso. L’unione dei due crea, volendo, un lungo giro, piacevole, impegnativo e completo per chi desidera conoscere i colli del Piacentino.

Questo anello, che parte verso nord, nord-ovest, per poi andare con decisione verso sud, collega il borgo di Castello a Prato Barbieri con salite inizialmente dolci per scaldare le gambe, poi più impegnative, ma sempre senza gli strappi tipici dell’Appennino.

Inutile ripetere che non ci si deve limitare alla pura pedalata. L’antico borgo medioevale, nella sua parte alta, merita una visita, fosse solo per bere una birra nella splendida piazza ammirando le antiche costruzioni e il dolcissimo paesaggio italiano che ci circonda. Pedalare per credere.

Un suggerimento per dormire in zona, in agriturismo riservato e familiare, a due chilometri da Piazza della Rocca e della Collegiata: la Cinghialina.

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Profilo tecnico

Si parte dal piazzale-parcheggio nella parte bassa dell’antico borgo in direzione Fornace Fulgoni (verso la pianura).

Uscendo dal parcheggio a destra verso il ponte sull’Arda, prima del ponte a sinistra. Superata Fornace Fulgoni ci si dirige verso Madonna della Quercia, quindi Case Sidoli, risalendo il corso del torrente Chero per breve tratto. Superata località Travazzano a destra si attraversa il Chero in direzione Celleri (ovest). Da qui si piega verso sud per Gropparello. In centro paese a destra, salita per Barzano, Risoli, Carini. Si segue la bella strada con le indicazioni Montechino (paese del petrolio ?!? boh?) e Groppovisdomo, 560 mslm. Da qui scendendo a sinistra si può tagliare per Mandola e Velleia Romana, continuando a salire sulla destra si prosegue per Prato Barbieri.Questa è la nostra strada zitta per oggi. Si superano Cà della Mora, Cà Orezzi e Obolo, salendo con dolce salita fino ai 920 mslm di Prato Barbieri.
Da qui una lunga discesa verso San Michele, con fondo stradale in cattive condizioni (2014), moli avvallamenti, molti rappezzi, procedere con attenzione. Strada comunque molto piacevole.
Si lambisce Velleia Romana, quindi ancora qualche breve tratto in salita ci riporta sopra la Val d’Arda all’altezza del brutto cementificio. Ancora discesa verso Lugagnano, poi circa 4 chilometri di fondo valle per ritornare a Castell’Arquato.

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