Dal lago di Garda a Mantova

Regione: VENETO | Tipologia bici: STRADA | Treno+Bici: NO

STRADA ZITTA A CURA DI:
Paolo Turbolento T.

Descrizione

Peschiera del Garda è il luogo dove il grande lago torna ad essere fiume, il Mincio, emissario che porta le acque del lago nel Po. A chi intende fare in bicicletta andata e ritorno, suggeriamo di scegliere all’andata la riva sinistra, mentre al ritorno, in prossimità dell’Associazione Motonautica, proseguendo diritto sullo sterrato che costeggia il Mincio, con percorso intuitivo si raggiunge il centro di Peschiera.

E’ una bella passeggiata in bicicletta. La ciclabile è ben tenuta e ben segnalata. Dopo il primo tratto di sterrato, o gravel,  fino alla diga, dove i due rami di ciclabile si uniscono, si pedala sempre su percorso protetto e asfaltato.

Mantova è una bellissima città, tralasciando gli abusati riferimenti a Virgilio, guida cortese di Dante nella Commedia, sembra fatta apposta per essere visitata in bicicletta. Da Palazzo Te al Teatro del Bibiena, dalla Torre della Gabbia al Cortile della Cavallerizza o al Palazzo della Ragione con i Musei dedicati a Tazio Nuvolari e a Learco Guerra, due mantovani doc, forse meno famosi e meno cortesi della guida dantesca, soprattutto nei confronti dei loro avversari sportivi.

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Profilo tecnico

Da Peschiera, per un primo tratto di circa 5 chilometri il Mincio ha due rive ciclabili a destra e a sinistra. Destra e sinistra orografiche si definiscono rispetto al senso della corrente, seguendone il corso naturale.

Dal primo ponte sul Mincio, quello di Via Venezia – di fronte, sulla destra, i baluardi della fortezza – la via più semplice è sulla sinistra, verso la rotatoria, quindi a destra seguendo il fiume, fino al punto in cui lo “stradone” piega con decisione sulla sinistra. Qui inizia lo sterrato e la ciclabile chiusa da sbarra, lungo la riva sinistra del Mincio.

In alternativa dal ponte, sulla destra, costeggiando la fortezza lungo i viali, Parco Catullo e Via Donatori del Sangue, si attraversa il fossato, abbandonando il viale per proseguire diritto in Via Roma. Sempre diritto, si attraversa la fortificazione, la strada sale e piega sulla sinistra. A fine salita, attenzione a non perdere sulla sinistra il sentiero che scende al fossato e alla riva destra del Mincio.
Si supera l’abitato di Monzambano, che si riconosce dal bel campanile bianco sul colle al di la del Mincio. A 12 chilometri dalla partenza, si raggiunge Valeggio in alto sulla sinistra e Borghetto dei Mulini, con brevissima deviazione sulla destra. Borghetto è un pugno di case e mulini affacciati sul fiume, l’aspetto più intrigante che offre al visitatore è sicuramente il paesaggio naturale, suggestivo, d’altri tempi. Vale certamente una sosta. Volendo anche per il palato.

Ripresa la ciclabile si pedala sempre a fianco del Mincio, in un’immobile campagna, per dirla alla Paolo Conte. Percorsi 26 chilometri, si supera Pozzolo attraversando la sp21. Si arriva poi ad un “incrocio di acque e sbarramenti artificiali”, qui finisce la poesia del fiume e inizia l’ingegneria idraulica di un grosso canale. La ciclabile si interrompe per breve tratto e si pedala per poco più di un chilometro su provinciale, ritrovando poi l’indicazione della ciclabile e il percorso protetto.  Questo tratto lungo il canale è quello meno appassionante, salvo a seconda dei periodi riuscire ad ammirare i molti animali selvatici che popolano il Parco del Mincio e “divagare” verso Bosco Fontana e altre realtà analoghe di cui il percorso è ricco.

Dopo una decina di chilometri di canale artificiale, con svariati sottopassi, cascine e deviazioni, si percepisce l’avvicinarsi di Mantova. I chilometri pedalati sono 39, il canale è alla nostra sinistra, si deve  scendere dall’argine seguendo l’indicazione della ciclabile. In fondo al viottolino si va a destra e, con percorso più contorto, ma molto piacevole, per campi e rogge, si arriva in centro a Mantova, Lungolago Arlecchino del lago superiore, da qui sempre con ciclabile, si arriva fino al pontile delle motonavi, in prossimità di Porto Catena. Siamo arrivati. Da qui salendo verso destra si entra nel centro storico di Mantova. Piacevolissimo. Nella bella stagione, molti i bar e ristoranti con tavolini in piazza per un meritato ristoro.

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