Effetto Dolcetto

Regione: PIEMONTE | Tipologia bici: GRAVEL | Treno+Bici: NO

Descrizione

E’ un giro abbastanza breve, ma di rara e intensa bellezza. Soprattutto nel parco del Beigua e per tutta la valle del fiume Orba. Se non ci credete, guardate pure le fotografie, ma poi andate a vedere dal vivo, coi vostri occhi. Merita, decisamente.

Ci sono luoghi dove si vorrebbe vivere per sempre ed altri in cui passandoci ci si trova a pensare “sono belli perché sono così” e sarebbe un peccato pensare di invaderli con case, casette e insediamenti di vario genere. Passarci in bicicletta è una magia, un incanto continuo per gli occhi e per l’anima.  La lenta, silenziosa ed elegante velocità di noi ciclisti è contemplativa, rispettosa e…. a volte faticosa. Ma si sa, la fatica fisica appaga lo spirito e avvicina alla saggezza.

Ciò premesso, si parte da Molare, comodo parcheggio in corrispondenza del semaforo, nella piazza dedicata al campione locale di ciclismo Antonio Negrini, bar per colazione quasi di fronte. E’ una variante al giro di Acqui Terme, leggermente più corta su strade bellissime, con traffico scarso. Unico inconveniente la partenza da Molare, subito in salita. Ma non è ne dura ne lunga, sale dolcemente…insomma si può fare. Volendo scaldare un po’ le gambe si può partire da Ovada, come da traccia allegata.

Un bel posto dove mangiare a fine giro: Agriturismo Il Faro in località Terio vicino al Santuario della Madonna delle Rocche, pochissimi chilometri prima di Molare, alla fine dell’ultima discesa, superate le ex case Enel, quelle in mattoni numerate, indicazione sulla sinistra. Gestito da una gentilissima famiglia, per prenotazioni tel. 0143-888215 e-mail roberta.peroncini@alice.it

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Profilo tecnico

Da Ovada in direzione Molare e Cremolino, restando sulla strada provinciale del Turchino, che si abbandona in prossimità dell’uscita dal paese prendendo sulla sinistra la sp205, verso Olbicella, al bivio successivo a destra verso Cassinelle

Al doppio bivio dopo Cassinelle si segue il tornante (strada principale) in direzione di Ponzone, si supera Toleto arrivando a innestarsi sulla strada che da Ponzone sale ad Abasse, Bric Gorrei, Pian Castagna e infine ai 772 mslm del Bric Berton. E’ una salita lunga, ma non faticosa, salvo per un tratto di circa 1 km al 10% con strappi brevi e tosti che arrivano anche al 15%. Il paesaggio è decisamente bello e il crinale molto panoramico.

Dal Bric Berton si scende a Palo (Trattoria La Donda) e quindi a Urbe con una strada contorta, varia, bella e non completamente in discesa. Dopo il bivio per Piampaludo si scende con più decisione a Urbe, si prosegue verso Genova e Tiglieto. Superata Acquabona si incontra il bivio che a destra porta a Tiglieto, quindi alla Crocetta e con splendida discesa a Rossiglione, con roccia e vegetazione che sembra di essere in Corsica. La nostra strada zitta prosegue a sinistra verso Badia, Olbicella e di nuovo a Molare. Badia è una spianata incantevole, un luogo che resta nell’anima, come quasi tutto il resto dei circa 16 chilometri che ci aspettano per tornare al punto di partenza. Ma non raccontiamo niente per non togliervi il gusto della sorpresa e perché da Badia a Molare non si può sbagliare strada.

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