LA SPLENDIDA SALITA DI MORTERONE
LA SPLENDIDA SALITA DI MORTERONE
LA SPLENDIDA SALITA DI MORTERONE

La splendida salita di Morterone

Lecco / medio / 24 km / 1145 D+

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DESCRIZIONE

Nell’ottavo capitolo de I promessi sposi, il Manzoni descrive magistralmente il paesaggio lombardo che dal lago di Como si erge verticale verso il cielo sopra Lecco. Partendo in bicicletta da Lecco immediatamente ci si imbatte in quei “monti sorgenti dall’acque, elevati al cielo, cime ineguali….” del famoso addio ai monti di Lucia, costretta dalla sorte (o Provvidenza) a lasciare la sua terra.

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E’ una splendida strada, ben disegnata e perfettamente adagiata sull’irto crinale di roccia che si contrappone alla Grigna. Una salita lunga ma regolarissima, nella pendenza e nel susseguirsi dei numerosi tornanti. Una salita “da conversazione”, di quelle che non ti tolgono il fiato ad ogni giro di pedale. Nelle giornate terse, una vista che spazia dal lago di Lecco, al più piccolo di Garlate, fino a quello di Pusiano.

E’ una gita breve, ma d’intensa bellezza, da affrontare in buona compagnia per salire chiacchierando e contemplando. C’è tanto da guardare, intorno. Pendii verdi di bosco prealpino, con squarci di roccia e nemmeno una casa, un casotto, un santuario…niente per un’infinità di minuti e centinaia di metri. Una strada, contorta nella sua personale linearità, con tanti e regolari paracarri, con qualche tornante che, quando lo si fa in discesa, il finale di curva, su strada stretta, priva di protezione a valle, un po’ d’impressione la fa e allora non ci si tiene proprio sul ciglio.

Ormai non si è più abituati a queste impervie stradine di montagna, neanche noi cicloturisti che ci piace esplorare, scoprire, pedalare fuori dalle strade battute. In località Olino si scollina e si scende a Morterone, paese “sparso” adagiato ai piedi del versante nord del Resegone. Qui, dove la strada finisce, cominciano i sentieri, gli alpeggi, le cime e il cielo blu, e da qui si deve tornare per la stessa via. Ma il ritorno, si sa, non è mai uguale all’andata.

Dallo scollinamento di Olino, interessante il collegamento (sterrato) attraverso il Culmine di San Pietro, con la bergamasca, in particolare con le Gole della Val Taleggio.

Del tutto inadatto a chi gira con biciclette e ruote delicate, ma con modelli da ciclocross o per chi ama di più muoversi tra road e off-road in MTB il collegamento tra i due percorsi va provato.

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PROFILO TECNICO

Si parte dai 215 metri della città, in direzione Valsassina. Dopo un breve tratto cittadino ci si trova sullo stradone (spesso assai trafficato) che, con buona pendenza, porta ai 660 metri di altitudine di Ballabio.

Questo primo tratto è il meno interessante del percorso, poco meno di otto chilometri che terminano con uno strappo tra l’8 e il 10% prima di incontrare il cartello d’ingresso a Ballabio.

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Appena la strada spiana, sulla destra l’indicazione per Morterone.

Da qui non si può sbagliare, si segue la salita, i tornanti ben disegnati e ci si guarda intorno. Sulla destra il lago, poi al tornante di fronte la Grigna e la vista sulla Valsassina. Dopo lo scollinamento ci si può fermare alle prime case, ma vale la pena di scendere fino al fondo della strada fino a risalire lungo la sterrata che poi diventa sentiero che sale alla cima del Resegone dal versante sud. Il giro, se si parte da Lecco, è di pochi chilometri, quindi se c’è la voglia, c’è tutto il tempo per gironzolare qua e la tra le case sparse. Per chi come noi, usa pedalare sulla bici da corsa con pedale SPD e scarpa da MTB, anche camminare un po’ lungo questi sentieri non è disdicevole. Anzi.

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