Panoramica delle Cinque Terre e Portovenere
Panoramica delle Cinque Terre e Portovenere
Panoramica delle Cinque Terre e Portovenere

PANORAMICA CINQUE TERRE E PORTOVENERE

Tellaro (SP) / medio / 103 km / 1600 D+

k

DESCRIZIONE

La strada panoramica delle Cinque Terre è un “traditional” Turbolento. Per gli appassionati di turismo sportivo in bicicletta è un must, un giro cicloturistico da avere nel proprio carnet. Suggeriamo di percorrerla da nord a sud per due motivi: è prevalentemente in discesa e si pedala sul lato esterno verso il mare che sembra di volarci sopra.

read more

Punto di partenza canonico è il valico tra Levanto (Santuario della Madonna di Saviore) e Pignone. La salita da Levanto è leggermente più lunga e impegnativa, si parte dal livello del mare, salendo a 500 metri di quota. Da Pignone si parte invece da 180 metri di altitudine. Inclusa la discesa a Spezia, dopo l’ultima galleria di Riomaggiore sono 22 chilometri di puro cicloturismo ad elevate sensazioni.

Proponiamo la salita da Pignone, con passaggio da Memola e Casale di Pignone dopo aver percorso buona parte della val di Vara. Scesi a Spezia ci si dirige a Portovenere dove con battello di linea si attraversa il golfo tornando a Lerici e quindi a Tellaro, punto si partenza e arrivo del giro.
Guarda anche l’itinerario con salita da Levanto: Levanto e la panoramica delle Cinque Terre

Per informazioni sugli orari dei battelli Navigazione Golfo dei Poeti tel.0187 732987

b

PROFILO TECNICO

Si parte da Tellaro, uno dei borghi più belli d’Italia, direzione Lerici e salita alla “bellavista”. Discesa verso l’entroterra, a sinistra per Pugliola, quindi Pitelli e Arcola.

read more

Non si scende ad Arcola, ma si prosegue a sinistra verso Termo di Spezia. Alla grande rotonda a fine discesa ci si dirige verso la stazione ferroviaria di Prati di Vezzano, con percorso intuitivo, o meglio seguendo la traccia gpx, si arriva sotto gli alti viadotti dello svincolo autostradale di uscita a Vezzano. Da qui si inizia a pedalare sulla bella strada della Val di Vara, molto frequentata dai ciclisti locali. A dire il vero i primi chilometri sono lungo il corso del Magra, da Bottagna si inizia a risalire a fianco del fiume Vara.

Piano di Valeriano, Piano di Follo, dove parte la bella strada della Val Durasca, Piana Battolla, ponte sul Vara, si passa sotto il viadotto autostradale. La strada continua a salire dolcemente lungo al sinistra orografica della valle, per alcuni chilometri a fianco dell’autostrada Genova-Livorno, dal Piano di Madrignano fino a Canavella, da dove parte la strada che con la durissima salita di Stadomelli, porta a Borghetto Vara.
A Oltrevara si riattraversa il fiume, dopo il ponte a destra si prosegue sempre contro corrente fino al vecchio ponte di Ramello, punto strategico per un ottimo bagno nel fiume. Poche centinaia di metri dopo il ponticello, sulla sinsitra, sale ripida la stradina per Memola e Pignone. Un paio di rampe ripide poi più dolce fino a Casale di Pignone e quindi Pignone.
Da qui in circa 300 metri di dislivello si sale al Termine (non tutti concordano sul nome di questo valico) da cui si scende a Levanto, Monterosso, oppure verso la panoramica, o litoranea come la chiamano qua. Essendo però che corre tra i 500 e i 300 metri di quota, ci pare più appropriato definirla panoramica. Pedalare per credere.

Suggeriamo, per chi non ci tiene a pedalare in modo forsennato, di percorrere lentamente questo prodigio paesaggistico e di fare una breve sosta (panino con le acciughe) a Il sole a 180° un bar piccolo e sincero con un incredibile ballatoio al sole e…a precipizio sopra Riomaggiore (Bivio Riomaggiore tel 0187.920201, aperto tutto l’anno).
Superati gli ultimi alti viadotti e la più lunga delle tre gallerie (ben illuminata e con poco traffico) inizia la discesa a Spezia. A fine discesa a destra verso Portovenere. Circa dieci chilometri di saliscendi (più sali che scendi) fino alla vista dall’alto del canale di Portovenere e del porticciolo.

Da qui in battello un piacevole rientro a Lerici permette di evitare l’attraversamento di Spezia. Il cui lungomare merita sicuramente, nonostante il traffico, ma si evita tutto il resto (porto industriale, porto commerciale, cantieri…). Carpe diem

EFFETTUA IL LOGIN PER OTTENERE LA TRACCIA

I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.

SOSTIENI IL PROGETTO LE STRADE ZITTE

Noi sosteniamo il valore del ciclismo quale strumento di scoperta, conoscenza e rispetto del territorio e del paesaggio. Se condividi la nostra visione, se scarichi le tracce dei percorsi proposti, se vuoi che Turbolento continui a creare nuove Strade Zitte per far conoscere l’Italia meno conosciuta, sostieni il nostro progetto con la tua donazione.

BUONE PEDALATE - ENJOY YOUR RIDE

X

SOSTIENI IL PROGETTO LE STRADE ZITTE

L’obiettivo è tutelare e valorizzare il paesaggio italiano. Se condividi la nostra visione, se scarichi le tracce dei percorsi proposti, se vuoi che Turbolento continui a creare nuove Strade Zitte per far conoscere l’Italia meno conosciuta, sostieni il nostro progetto con la tua donazione.

Dona ora