DA Montalcino A Scansano

Certo si dovrebbe tornare qui per la vendemmia, quando i colori virano dal verde acerbo al rosso caldo-ruggine, il calore e il colore del sole dell’estate toscana che impregna le vigne, preparando l’uva a trasformarsi in buon vino. Ma la Toscana così verde non l’avevo vista mai. E con questi pensieri si pedala e si macinano chilometri.
Aveva proprio ragione Alfredo Martini, maestro di vita e di ciclismo, in bicicletta si ha un sacco di tempo per pensare. Solo a tratti si sente il fiato e la fatica, ma poi si “scolletta” e una rapida successione di curve in discesa obbliga la nostra attenzione a tornare alla strada e alla traiettoria.

E di nuovo si sale. Nei lunghi drizzoni in salita si vedono davanti i compagni di strada, salendo a tornanti si sentono le voci di chi ci segue. A tratti si pedala insieme, a tratti da soli. A volte si aiuta, a volte si è aiutati. E’ il bello della bicicletta e del pedalare in gruppo. Ognuno al suo ritmo, ognuno con i suoi pensieri. A volte si ha voglia di chiacchierare, a volte si pedala insieme, ma in silenzio, per chilometri.

Si lambisce il lato nord del Monte Amiata e ci si ferma per ammirare, a Santa Fiora, l’antica peschiera del ‘500. Si ammira, pedalando, la Fortezza Aldobrandeschi fino a che, quasi all’improvviso, si staglia contro il cielo il profilo di Scansano. Una piccola rotonda e un belvedere, dove tutti ci si aspetta per arrivare insieme all’Antico Casale di Scansano. Seconda tappa di questo tour tra buon vino, eleganti pedalate e buone amicizie.

Cena al ristorante La Cantina, accompagnata da Morellino e vini della Maremma.