ROCCA CALASCIO E IL TRATTURO REGIO

Capestrano (AQ) / impegnativo / 109km / 2.250D+

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DESCRIZIONE

Strada Zitta a cura di Guido Turbolento Basilisco

Nel cuore dell’Appennino d’Abruzzo un itinerario dove storia e natura danno il massimo. Punto di partenza il paesino di Capestrano. Gli hits: la salita a Rocca Calascio, il Tratturo Regio, Campo Imperatore, Castel del Monte. 

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Molta salita, ma soprattutto viste mozzafiato su una zona d’Italia instancabilmente bella. Il Tratturo Regio, percorso anche con bici da corsa, è una inaspettata magia. Certo bisogna che le vostre gambe, tengano dietro allo sguardo…

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PROFILO TECNICO

Giro da programmare con un margine di tempo sufficiente per potersi fermare a visitare e contemplare. E’ bene quindi partire presto dalla piazza di Capestrano da dove, dopo una breve discesa di riscaldamento si prende a sinistra per la salita che porta a Rocca Calascio.

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Rocca Calascio è una salita ben tagliata nella montagna e che vi porta dai 374 m del bivio ai 1460 metri della Rocca dove è sito uno dei Castelli Medievali tra i più elevati d’Italia, sede di riprese per numerosi film tra cui il Nome della Rosa. In bici si oltrepassa il paese di Calascio e da qui si raggiunge la chiesa di Santa Maria della Pietà da dove a piedi si sale lungo il crinale al Castello per una visita e per godere della vista sulle principali montagne d’Abruzzo.

Seguendo la traccia che parte verso nord dalla chiesa potrete poi percorrere uno sterrato molto particolare perché parte del tratturo regio, via della transumanza. A parte la discesa iniziale, il tratturo è facilmente pedalabile fino a raggiungere la strada asfaltata che da Santo Stefano di Sessanio porta a Campo Imperatore. C’è un po’ di salita, ma quando arrivate a scollinare lo spettacolo è indimenticabile. Di fronte a voi si apre la piana di Campo Imperatore, il piccolo Tibet d’Italia, con in fondo il Corno Grande del Gran Sasso. Il percorso scende tra dolci colline fino a incrociare la strada che attraversa l’altopiano. Prendetela a sinistra fino a raggiungere il bivio da cui inizia la salita all’Albergo di Campo Imperatore (2130 m), cima Coppi della giornata. Al bivio rifocillatevi con gli eccellenti panini preparati dai pastori locali prima di affrontare una salita, che metterà a dura prova le vostre gambe. La zona di arrivo è abbastanza devastata da vari edifici, tra cui il l’Albergo che deve la sua fama per essere stato nel 1943 l’ultima prigione di Benito Mussolini.

Il ritorno prevede di percorrere tutto l’altipiano per poi affrontare la salita di Castel del Monte. Da qui si scende verso Calascio per ricongiungersi alla via già percorsa all’andata per raggiungere Capestrano.

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