Roma in un abbraccio gravel

Regione: LAZIO | Tipologia bici: GRAVEL | Treno+Bici: NO

STRADA ZITTA A CURA DI:
Federica Gallo

Descrizione

Non è una Strada Zitta ordinaria e non è il GRAB, è un percorso che vuole permettere di vivere la Capitale cercando di raccordarne i Parchi più noti e grandi, godendo quindi del relax e libertà che offrono. Dopo AbbracciaMi e la Ring Road fiorentina ecco il grande abbraccio a Roma.

La traccia ad anello può essere iniziata da qualunque punto, ma è pensata per essere percorsa in senso orario, attraversando nell’ordine: il Ponte Nomentano e il Parco dell’Aniene, il Parco di Tor Tre Teste e il Parco degli Acquedotti, crocevia della rete idrica dell’antica Roma; si prosegue quindi con il Parco di Tor Fiscale che, come i due parchi limitrofi, fa parte del Parco Regionale dell’Appia Antica; si affronta quindi il Parco della Caffarella – fra le maggiori aree verdi urbane d’Europa – e la chiesa del Domine Quo Vadis”, le Terme di Caracalla, il Circo Massimo e il Campidoglio con affaccio sui Fori imperiali.

Si prosegue quindi  da Piazza Venezia a lato del Vittoriano, Via dei Fori Imperiali, Colosseo e la Bocca della verità, l’Isola Tiberina, il Gianicolo e la Fontana dell’Acqua Paola.

Ma non finisce qui, ci aspetta ancora Villa Pamphili, il Parco del Pineto, Monte Ciocci con il noto e straordinario affaccio su Roma, Villa Borghese e il Pincio, per chiudere a Villa Ada.

Naturalmente ci si troverà a dover transitare per brevi tratti nel traffico cittadino, quindi occorre prestare molta attenzione fuori dai parchi, rispettando i semafori, alcuni brevissimi tratti di conduzione bici a mano e sfruttando le ciclabili laddove presenti (Via Togliatti, via Colombo, Gemelli-MonteCiocci, via delle Milizie, ciclabile dell’Aniene).

La presenza dei famosi “nasoni” (fontanelle) è garantita in ogni parco; all’interno delle aree verdi si troveranno molti altri sentieri da poter seguire a fantasia, ma nel Parco del Pineto e a Villa Ada si raccomanda di non discostarsi molto dalla traccia originale poiché ci si potrebbe imbattere in zone più selvagge e per le quali sarebbe meglio l’uso di una MTB e qualche minima capacità tecnica.

NOTA: l’accesso al Parco degli Acquedotti è pensato al lato di Via di Capannelle, attraverso l’apertura di un cancello (vedi foto), altrimenti si può proseguire lungo via di Capannelle per un chilometro e prendere il primo accesso tramite sentiero sulla destra.

Buona pedalata

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