Descrizione
Bici+treno (Pavia/A – Voghera/R)
Ha nevicato da poco e ancora fa freddo. In questi giorni di metà febbraio (2013), bonario incubo di un giorno di metà inverno, la pianura è un tripudio di freddo, nebbie e carnevale. Si decide di pedalare. Ci si ragiona, ma si pensa poco, perchè se ci avessimo davvero ragionato, avremmo optato per una diversa meta, più vicino al mare, invece che in questi posti di umido da fiume, e distese gelate. Ma si è fatto.
Cento chilometri tondi, tondi, da Pavia verso la Val Tidone, poi passaggio in Val Versa, salita al bellissimo crinale tra Pometo e Fortunago. In mezzo Costa Cavalieri e Torre degli Alberi.
Non bellissimo il tratto di pianura verso Belgioioso, fortunatamente però (il tono è assolutamente ironico) due sterrati fangosi, con neve, a tratti con neve in salita, “animano e rallegrano” la pedalata. Se in estate questi brevi tratti sterrati, possono essere un piacevole diversivo, in queste condizioni sono del tutto simili all’inferno delle classiche del nord. E poi le biciclette luride, da ripulire con cura e pazienza … tutto sommato “eroico”.
L’Oltrepo Pavese, non smetteremo mai di dirlo, è uno dei posti migliori per pedalare, per la tranquillità delle strade e lo scarso tenore di traffico. Ma soprattutto per la qualità del paesaggio. Non è facile orientarsi tra tanti crinali e stradine, ma con la traccia GPS o una buona guida, vale certamente una pedalata. Sarà un bella scoperta. Garantito Turbolento.
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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.
300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.
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Profilo tecnico
In treno da Milano a Pavia poi in bici verso Belgioioso, Arena Po e il Ponte di Spessa, cercando le strade meno probabili per restare fuori (anzi di più) dal traffico.
Passati i primi 26 chilometri di campi gelati e foschia densa, ecco i primi colli della bassa Val Tidone. La direzione è dapprima quella della Val Versa, poi d’improvviso si svolta a sinistra per cambiare valle e versante, direzione Vicobarone. Si pedala leggermente al di sotto del crinale che separa le due valli. Superato Vicobarone si scollina per riportarsi in Val Versa, discesa a Santa Maria e dolce risalita in direzione di Zavattarello (che si lambisce) e del Carmine.
Passaggio da Pometo e quindi Carmine (Cima Coppi di questo giro). A Bivio Carmine a destra in direzione Montelungo e Torre degli Alberi, quindi Villa Fiorita, Villa Galeazzi e Villa Cavalieri, passaggio dal bellissimo borgo di Fortunago, discesa ad Arpesina, direzione Casteggio fino a quando sulla sinistra non si incontra la strada che sale a Torrazza Coste per ridiscendere a Voghera. Dove un altro treno ci riporta in città.