Dal 1975 al 2003 si è svolto nell’area di Pantalica un importante Trofeo ciclistico, che si correva verso la fine dell’inverno, in apertura della stagione ciclistica.
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Pantalica è un’area, non vastissima, nell’entroterra di Siracusa a nord di Noto, ben protetta da barriere naturali. Per questa sua naturale difendibilità, fu scelta nel periodo di passaggio dal bronzo al ferro, come insediamento umano sicuro. Gli strapiombi naturali creati dalla millenaria erosione dei fiumi Anapo e Calcinara rendevano e rendono ancora oggi il pianoro inaccessibile da tutti i lati.
Pantalica è una importante necropoli, con il suo alveare di tombe è uno degli insediamenti più suggestivi della preistoria siciliana, un luogo che trasmette energia, in un contesto di selvaggia, intensa e rilassante bellezza. Non lo si può definire semplicemente un luogo, è “un’esperienza” da scoprire e vivere. Dal gennaio 2006 Pantalica è Protettorato Unesco.
Oggi l’area offre un valido e interessante mix di turismo rurale, culturale e sportivo soprattutto per chi lo vuole vivere a piedi o in bicicletta. L’area non vastissima è compresa tra i comuni di Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi e Palazzolo Acreide. La valle dell’Anapo, oggi accessibile solo a piedi (o in bicicletta previo autorizzazione del Corpo Forestale), era percorsa da una delle innumerevoli ferrovie a scartamento ridotto della Sicilia: la linea Siracusa-Vizzini, collegata anche alla Ragusa-Giarratana.
Consigliamo di soggiornare per almeno 2 o anche 3 giorni in una delle due aziende agrituristiche all’interno della riserva naturale: “
Il Giardino di Pantalica” situato lungo la ex-ferrovia nella Valle dell’Anapo, oppure “
Porta Pantalica” in contrada Mascà di Càssaro, situato sull’altopiano, lungo la strada che collega Ferla con la Sella di Filipporto. Da qui in bicicletta le possibili mete sono varie, tutte ugualmente belle.
Abbiamo soggiornato al Porta Pantalica, la cui calorosa e simpaticissima accoglienza da parte di Salvatore difficilmente potremo dimenticare, così come
la grandiosa cucina preparata dall’ex Showmen, scuola degli urlatori anni ’60, quelli della versione originale di “
un’ora sola ti vorrei”. Ecco quindi svelato il titolo di questo itinerario.