I laghi del reatino: tra Lazio e Abruzzo

Regione: ABRUZZO, LAZIO | Tipologia bici: STRADA | Treno+Bici: SI

Descrizione

I laghi del reatino è un percorso ad anello che parte da Vicovaro, dall’imbocco della Via Licinese che si stacca dalla Via Tiburtina in direzione Nord; ovviamente si può partire da qualsiasi altro punto lungo la traccia, se si intende seguirloainteramente.

Da subito la strada sale dolcemente con le sue curve verso l’entroterra reatino, con vista sulla parte orientale del Parco dei Monti Lucretili. Salvo qualche moto, non si incontreranno molte auto lungo questo itinerario.

Giunti a Orvinio, uno dei borghi più belli d’Italia, è d’obbligo una breve sosta ristoratrice alla fontana ed anche al forno ben conosciuto per la sua pizza rossa; si riparte in discesa e quindi si ha tutto il tempo per digerire qualche boccone della famosa pizza. Con moderazione però, perché altrimenti lo si pagherà caro nella salita più ripida di giornata, quella di Muro Pizzo, in direzione dello scorcio panoramico sul lago del Turano.

Prossima tappa Rocca Sinibalda (la traccia lambisce il paese ma non vi passa all’interno), dove è consigliato fare rifornimento d’acqua onde evitare di restare a secco fino a Fiumata sulle sponde del lago del Salto, altro bacino artificiale creato nel 1940 nel Cicolano.

Ci si divertirà a seguire il perimetro frastagliato del lago e ad attraversarne il ponte sud, prima dell’ultima lunga salita che porterà a sconfinare nel territorio della provincia dell’Aquila.

Dal confine si gode la lunga discesa che passa per i paesi di Tufo ed Arsoli, fino al casello di Vicovaro-Mandela (A24) a breve distanza dal punto di partenza della traccia.

Acqua e bar in tutti i paesi toccati; specialmente nella tratta da Orvinio a Carsoli le strade sono veramente poco trafficate, mentre ripresa la Tiburtina, specialmente negli ultimi km sotto Arsoli si potrebbe incontrare un po’ di movimento, del resto ci si riavvicina al casello autostradale e alla Capitale.

Il giro percorre in parte un altro itinerario della stessa autrice Federica: il percorso “Da Tivoli verso i Prenestini e Oltre”

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