Il Nivolet la luna e la notte di ferragosto

racconti & riflessioni

Il Nivolet e la luna

Ora che le ruote della mia bicicletta girano lente, come la pale di un ventilatore in un vecchio albergo di lusso di Bombay, devo selezionare accuratamente le mete cui destinare le mie pedalate. Non concepisco più le uscite di allenamento. Al più di mantenimento, di quel poco di forma che ancora mi rimane e che ancora mi consente un’andatura sufficiente, per uscite “degne di rispetto”.

La selezione è un vincolo severo. Ogni percorso deve essere più che gradevole, degno di meritarsi la scelta e la fatica, intrigante sotto il profilo del paesaggio e della natura che ci circonda, in grado di distrarre dalla fatica.

Queste le considerazioni che mi hanno fatto tornare (per la terza volta) a pedalare su quella che considero la più bella salita delle Alpi: il Colle del Nivolet. Se non siete d’accordo, dite quale secondo voi è migliore.

Partenza da Ceresole Reale, provincia di Torino, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. In compagnia di altri quattordici Turbolenti. Tutti ci siamo “permessi il lusso” di prenderci un mercoledì pomeriggio, ci siamo dati appuntamento alla falesia di Ceresole alle 16.30 (subito dopo la lunga galleria) per essere pronti ad affrontare la salita alle 17.00 e scendere al chiaro di luna. Con la superluna piena del 13 luglio.

Fantastica tutta la salita, dal lungolago che consente un breve riscaldamento, ai tornanti che portano alla diga. Diga che inganna perché da qui in avanti non si vede più dove e come sale la strada. Si pensa di essere arrivati, o quantomeno vicini alla vetta e invece siamo a metà del dislivello da superare. Dal lago Agnel si intravede qualche tornante, ma il tracciato è meravigliosamente contorto e nascosto alla vista.

Dalla diga del Serrù fino quasi in cima, un cumulo di cirri e nembi, genericamente dette nuvole, ci ha tolto il piacere di quella luce radente di fine giornata in montagna. I primi arrivati si sono addirittura ritrovati (per pochi minuti) nella nebbia, noi più lenti siamo riusciti ad arrivare col sole, che ha scacciato le nubi lasciando spazio alla luce radente di cui sopra, eccetera, eccetera.

La superluna sorge alle 21.30, sono le 19.30 e decidiamo di goderci questi ultimi minuti di sole per perdere un po’ di quota senza raffreddarci troppo. Scendiamo ammirando il panorama, godendoci ogni curva, ogni centimetro di questa magica e magnifica strada. Abbiamo prenotato polenta e formaggio al Bar Sergent (gestore del campeggio alla falesia 348 02663105) per le 20.30 circa, decidiamo quindi che la superluna ce la godremo da li.

Il Nivolet: una delle più belle salite alpine, in ottima compagnia, sole e giusto clima, polenta, formaggio e barbera per concludere. What else? La luna, o meglio la superluna, tra polenta e barbera del Piemonte.

E voi dove andrete a pedalare domani con la luna piena di agosto? o siete a caccia di stelle cadenti?

Buon Ferragosto di Strade Zitte e lune piene.

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

Paola Gianotti

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

Anna Salaris

Francesca T

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