Descrizione
Un giro su strade principalmente asfaltate ma con diverse buche a cui fare attenzione (specialmente in discesa), con qualche tratto sterrato e una magnifica serpentina in salita ricoperta di pigne, aghi di pino e un po’ di terra.
La premessa non sembra delle migliori per la bici da strada, meglio forse una gravel, a voi la scelta. L’ambiente che si attraversa ripaga comunque ampiamente la vostra fatica.
Si attraversano boschi di pini alti alti che poi cedono il passo ai faggi, si annusano i profumi del bosco, si ammirano distese di felci festose, si beve acqua fresca, si apprezzano strade zittissime e anche nel caldo di agosto si riesce a pedalare senza patire la temperatura ecxcessiva.
Già perché con la cima coppi si raggiunge quasi quota 1900 slm all’ombra degli alberi, quindi occorre valutare le condizioni meteo nel caso si programmasse il giro nelle stagioni più fredde.
A Gambarie, dove d’estate è solito trovare banchi di frutta e verdura locale lungo la strada, a poca distanza da Cippo Garibaldi (dove fu ferito ad una gamba) è consigliato fare tappa ristoro al chiosco lungo la strada, fronte alla fontana Tre Aie: il panino con la peperonata ricarica il giusto per affrontare l’ultima salita, la più stretta, tortuosa ed emozionante, che ci riporta ai Piani di Carmelia passando per Pietra Salvo.
Nota: la zona di Carmelia risulta essere all’interno della Ciclovia dei Parchi della Calabria, mentre proseguendo verso Gambarie le indicazioni della ciclovia non si trovano più, in compenso si trovano quelle della Madonna di Polsi e di Montalto, cima dell’Aspromonte, da dove si vedono i due mari.
In molti tratti del percorso la copertura telefonica è assente, quindi si consiglia di viaggiare con la traccia scaricata offline, e qualche snack in tasca.
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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.
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