Descrizione
Itinerario cicloturistico in una zona selvaggia e bellissima a sud di Gavi, tra le province di Alessandria e Genova, con il passo dedicato a Fausto Coppi. E’ un giro impegnativo e splendido. Anche a rifarlo più volte, risulta sempre un gran bel giro. Davvero.
Si parte da Gavi – Piazza Roma – comodo parcheggio e ottimo il Bar Matteo sia per il caffè in partenza, che per la birra e gazzosa all’arrivo (focaccia, brioches e un ottimo gelato). Ottimo anche il negozio di gastronomia a fianco, dove consigliamo di acquistare i ravioli, gli gnocchi e l’apposito condimento, tutto fatto in casa.
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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.
300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.
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Profilo tecnico
Dal Bar Matteo si imbocca l’unica strada che scende in direzione sud per Voltaggio. Si segue questa provinciale poco trafficata per 10 km scarsi, fino ad incontrare l’indicazione per Voltaggio sulla destra. L’altitudine di Gavi è di 215 mslm, quella di Voltaggio è di 340 mslm.
A Voltaggio, superato il ponticello sul Torrente Lemme si prende a destra seguendo le indicazioni per le Capanne di Marcarolo, iniziando una prima bella salita che non vi raccontiamo per non togliervi il gusto della scoperta.
In 5 km circa si arriva ad un primo scollinamento, da dove parte il sentiero che porta alla cima del Monte Tobbio e di fronte la strada che, passando da Bosio, riporta a Gavi. Da qui alle Capanne mancano 10 km di strada, paesaggio e panorami di grande bellezza che, come già detto per la bellissima discesa di Tiglieto (sul versante opposto della valle), ricorda molto il paesaggio della Corsica. Dalle Capanne di Marcarolo si prosegue verso i Piani di Praglia, tenendo la sinistra al bivio, subito dopo le poche costruzioni al passo. E’ un saliscendi di 8 km scarsi, ai piani di Praglia suggeriamo di fare una sosta ristoratrice al bar-ristorante-albergo La Chelina.
Da qui ci sono due possibilità per il rientro a Gavi:
A) ritornare verso il Marcarolo e scendere sulla sinistra a Campo Ligure, poi Ovada, Silvano d’Orba, Castelletto, San Cristoforo, Gavi, che è la soluzione meno faticosa;
B) proseguire scendendo lungo il discesone (definito dai locali “il baratro”) che scende a Genova, per affrontare la mitica Bocchetta, tanto cara a Fausto Coppi per i suoi allenamenti. Da qui riscendere a Gavi. Vi proponiamo questa seconda via, con una piccola variante.
Da Praglia si scende verso Campo Morone e Pontedecimo, ma dopo circa 6 km di discesa, in località San Martino, si va a sinistra, imboccando una minuscola strada che continua a scendere parecchio e che ci porta leggermente più alti di Campo Morone per ricominciare a salire verso Isoverde, Cravasco e quindi la Bocchetta. Al Passo della Bocchetta i chilometri percorsi sono poco più di 50 ed è ormai quasi tutta discesa fino a Voltaggio e poi ancora quasi solo discesa fino a Gavi.
Totale km percorsi 74, con circa 1.600 metri di dislivello, considerate le salitone e tutte, ma proprio tutte le salitele di secondo e terzo grado.