Castelluccio di Norcia
Castelluccio di Norcia
Castelluccio di Norcia

CASTELLUCCIO DI NORCIA

Ascoli Piceno / impegnativo / 208 km / 4000 D+

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DESCRIZIONE

Itinerario su lunga distanza. Il versante degli Appennini rivolto verso il Mare Adriatico, nella fascia compresa tra San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno a nord e il Parco della Maiella a sud,  rappresenta un’area ricchissima di itinerari affascinanti per il turismo sportivo in bicicletta.

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Spingendosi all’interno fino a Roccaraso e Pescasseroli in provincia dell’Aquila, includendo quindi un territorio che si estende tra Marche, Umbria, Abruzzi e Lazio, si possono individuare infiniti percorsi sia per la bici da strada che per la mountain bike. Percorsi molto interessanti sotto il profilo paesaggistico, culturale, eno-gastronomico e sportivo.

Si parte dai Monti Sibillini tra Marche e Umbria, con questo primo itinerario in zona, per arrivare fino ai Monti della Meta tra Lazio, Abruzzi e Molise.  Nel mezzo i Monti della Laga collegati al Gran Sasso, a sua volta collegato al Parco Nazionale della Maiella e spingendosi leggermente più all’interno, a sud de l’Aquila, il Parco Regionale del Sirente e il Parco Nazionale d’Abruzzo.
Per meglio chiarire l’area, sicuramente vasta, che stiamo prendendo in considerazione, diciamo che si parte da San Benedetto del Tronto, dirigendosi all’interno in direzione di Norcia, per scendere verso Campo Imperatore, da qui a Ovindoli e più a sud verso Pescasseroli e Roccaraso per ritornare verso il mare all’altezza di Pescara.
Ovviamente non si tratta di un unico itinerario, ma dell’insieme di più percorsi, tra loro collegabili per una vacanza di tre o anche più giorni, in bicicletta.

(ph. Attilio Capra)

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PROFILO TECNICO

La partenza del primo giorno è stabilita ad Ascoli Piceno, nelle Marche, a 150 mslm. Si esce in direzione ovest, V.le Treviri che diventa Circonvallazione Ovest e poi sp235, che a sua volta si innesta sulla statale n.4. E’ una statale, quindi non classificabile come strada zitta, ma è l’unica alternativa possibile.

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Nel tratto tra il capoluogo e l’Appennino è percorribile con relativa tranquillità anche in bicicletta. A tratti e fino ad Acquasanta si possono percorrere le parallele, più tranquille. Superata Acquasanta Terme – 411 mslm – si entra nell’area appenninica dei Monti Sibillini. Percorsi poco più di 30 km dal centro di Ascoli, in località Trisungo, a destra in direzione Arquata Tronto per salire ai 920 mslm di Pretare e quindi ai 1540 mslm della forca di Presta, superando in 14 km circa, 700 metri di dislivello. Dalla Forca si perde quota, che si deve ahinoi recuperare con lo strappetto cattivo che riporta ai 1450 mslm di Castelluccio di Norcia, dove si conclude la prima tappa, di poco superiore ai 50 km, con 1500 metri di dislivello. Nella piana di Castelluccio è bello venirci quando c’è la fioritura delle lenticchie, quindi da metà giugno a metà luglio, con giornate decisamente lunghe.

Il secondo giorno si parte da Castelluccio in direzione sud, percorrendo il Piano Grande si sale ai 1.540 metri di Forca Canapine per scendere a Tufo. Da qui percorrendo la strada ormai dismessa che corre parallela alla ss4 si arriva ad Amatrice, avendo percorso 45 chilometri. Dal centro del paese, a 950 mslm, si prende la piccola strada -sp577- in direzione di Poggio Cancelli e del lago di Campotosto – 1.420 mslm. Campotosto è a 23 km da Amatrice ed è ottimo per un sosta ristoratrice, avendo nelle gambe quasi 70 km. Per la bellezza del luogo suggeriamo di fare tappa anche per la notte, facendo eventualmente una breve divagazione sulla sponda del lago che non si percorrerà nella tappa successiva.

Il terzo giorno si parte di buon’ora perché ci aspetta una tappa di 100 km. Si gira attorno alla sponda sud del lago per salire al Passo delle Capannelle, quindi con uno strappo abbastanza impegnativo si arriva allo scollinamento a quota 1455 mslm, per scendere in circa 18 km al bivio tra Fonte Cerreto e Assergi dove inizia il tunnel autostradale sotto il Gran Sasso. Da Campotosto a questo bivio sono 42 km, al bivio si tiene la sinistra per salire a Fonte Cerreto e proseguire in direzione di Campo Imperatore. Superata la stazione a valle della ferrovia del Gran Sasso, si prosegue per circa 6 chilometri, al bivio si tiene la sinistra e 11 km dopo ancora a sinistra imboccando la “17 bis c” per arrivare all’Albergo Campo Imperatore, sito a quota 2.200 metri, storicamente noto perché in data 26 luglio 1943 vi fu trasferito in esilio coatto il Duce. I chilometri percorsi sono poco più di 70, i metri di dislivello quasi 1.500.

Si ripercorrono i 10 km che riportano al sito archeologico di Sant’Egidio, a fine discesa si va a sinistra per voltare a destra dopo 4,5 km, attraversando i Monti della Laga per arrivare a Santo Stefano di Sessanio. Dall’Albergo Campo Imperatore sono 28 km, di cui i primi dieci di discesa e il resto di saliscendi. Santo Stefano di Sessanio merita una tappa per la III notte di questo piccolo e meraviglioso viaggio in bicicletta.

Il quarto giorno da Santo Stefano ci si dirige a Calascio, quindi in prossimità del sito archeologico di Pagliare a sinistra verso Ofena e Santa Lucia e da qui ridiscendere verso il mare, magari restando ancora un po’ su qyesto fantastico appennino verso CAstel del Monte, Vado di Sole per scender verso Penne, poi la sp81 fino all’innesto sulla sp 150 che porta a Roseto degli Abruzzi.

I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.

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