Descrizione
Milano Campiglia Classic – La Palermata 2011
C’è tanta salita, ma è un giro splendido, circa 2000 metri di dislivello con strappi anche durissimi, ma ne vale la pena.
Castell’Arquato è un bellissimo borgo medioevale arroccato sulla sinistra orografica della bassa Val D’Arda, in provincia di Piacenza. Dal centro del borgo si domina il passaggio sia verso la pianura sia verso la valle.
Borgo Val di Taro, o Borgotaro, è un grosso borgo in provincia di Parma, rinomato per i funghi e più in generale per il buon cibo. Piacevole il centro cittadino, tranquille e panoramiche tutte le strade per arrivarci. Posto tranquillo, molto adatto al turismo sportivo in bicicletta. Crocevia tra Emilia, Toscana e Liguria.
Un suggerimento per dormire in zona, in agriturismo riservato e familiare, a due chilometri da Piazza della Rocca e della Collegiata: la Cinghialina.
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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.
300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.
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Profilo tecnico
Dal centro paese, lungo la strada di fondo valle la direzione è verso la pianura passando da località Fornace Fulgoni quindi con ampio giro verso sinistra ci si rimette paralleli all’Arda in direzione di Chiavenna Rocchetta e quindi Lugagnano, evitando la strada di fondovalle.
Superato Lugagnano ci sono due possibilità: mettersi sulla strada che segue la sinistra orografica della valle verso il Monte Zuccarello e il rifugio Monte Mora oppure seguire la valle del torrente Chiavenna fino a Rustigazzo, Velleia Romana (che si sfiora), San Michele e Prato Barbieri.
La prima è molto bella, ma dura, a tratti durissima. Una volta scollinato nel fitto bosco che circonda il rifugio, si perde quota per scendere a San Michele e quindi risalire a Prato Barbieri; in alternativa c’è la possibilità di mantenersi in quota passando da Ca delle Donne e dall’Oratorio di Tiramani, arrivando a Prato Barbieri valicando la Costa di Croce Lasa (questa variante non l’abbiamo provata, riteniamo sia praticabile e tutta asfaltata).
I due percorsi si riuniscono comunque: a San Michele o, con la variante di Croce Lasa, a Guselli. La traccia .gpx scaricabile porta sul percorso più impegnativo.
A Prato Barbieri ottima trattoria, ma attenzione al troppo cibo perché si deve ancora salire a Santa Franca – 1.257mslm – e non è propriamente uno scherzetto.
Da Santa Franca un discesone impegnativo, soprattutto per le cattive condizioni del manto stradale. Superato Boccolo della Noce si punta a Linguadà e da qui (poco dopo per la verità) una meravigliosa e veloce discesa fino a Bardi. Ancora discesa fino al ponte sul Ceno, poi un lungo falsopiano in salita lungo il fondovalle del torrente Noveglia e infine l’ultima fatica per salire al Passo di Santa Donna, un paio di chilometri dopo Prato Femmine. Dal passo di nuovo bella e lunga discesa fino a Borgotaro.