Descrizione
Un percorso bello e inusuale che attraverso il Passo del Cirone, di fianco al più famoso Passo della Cisa, collega la pianura al mare dei parmensi. Centotrentadue chilometri di strade zitte, salite dolci, strappi duri, silenzi inesauribili. Fornovo in Val di Taro, per chi non è della zona, è facilmente raggiungibile in treno.
Si può partire anche dal centro di Parma, seguendo il corso della Baganza per uscire dalla città dirgendosi direttamente a Calestano. O verso Langhirano e da qui salire a Calestano. Ma queste sono altre strade zitte e ve le raccontiamo un’altra volta.
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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.
300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.
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Profilo tecnico
Dalla stazione di Fornovo sulla destra, ci si dirige verso la statale n.62 della Cisa in direzione di Berceto e del Passo. In prossimità delle ultima case del si sale a sinistra verso Respiccio e Calestano. La strada sale subito, ma con pendenza abbastanza pedalabile. In 15 chilometri si passa dai 150 mslm di Fornovo ai 420 di Calestano.
Superato questo primo grosso centro abitato la strada si inerpica con maggiore pendenza lungo la valle del torrente Baganza, restando per lunghi tratti a mezzacosta piuttosto alta rispetto al torrente. Bel paesaggio, aspro, poco traffico, qualche moto. Si superano le Rocce del Diavolo, quindi Casaselvatica e una serie di altri piccoli paesi, per arrivare in 23 chilometri di piacevole paesaggio appenninico con salite sempre ben pedalabili al Poggio di Berceto, dove, sulla sinistra si sale al passo del Sillara. Da Calestano al bivio si sono superati i primi 400 metri di dislivello e altrettanti ci separano dal passo, ma con salita più breve e quindi più impegnativa. Dopo lo scollinamento si prosegue scendendo agli 800 metri circa di Marra. Si arriva ad un bivio dove, sulla nostra destra, inizia la dura salita al passo del Cirone. A sinistra si scende nella valle del Parma, passando da Bosco e Corniglio. La salita al Cirone attacca con un chilometro al 10% o forse qualcosa di più, nei rimanenti 4 chilometri cede qualcosa, ma resta un bell’impegno, soprattutto dopo tanta salita già fatta. Allo scollinamento i chilometri dalla partenza sono 60, ci aspetta un discesone verso Pontremoli. A fine discesa, prima dell’innesto con la ss62 della Cisa, bar/trattoria, valida per una breve sosta ristoratrice, prima di affrontare i 57 chilometri che separano Pontremoli dal mare e che nonostante tutto vale la pena di fare lungo la statale. In alternativa uscendo da Pontremoli ci si può portare sull’altro lato del fiume, destra orografica, fino a Villafranca e anche oltre se si ha voglia di proseguire su percorso vallonato. Superata Aulla e un chilometro circa prima di Santo Stefano Magra si possono seguire le indicazioni per La Spezia-Ceparana per portarsi su una strada più tranquilla che costeggia il Magra passando sotto Vezzano Ligure, Arcola, Romito.
Questa variante serve soprattutto ad evitare il brutto ponte (brutto sotto il profilo della viabilità ciclistica) sul Magra tra Sarzana e Romito. Dalla rotatoria di Romito si segue l’indicazione Lerici, salendo al belvedere con la classica “bellavista” sul golfo dei poeti, sul porto turistico di Lerici e un gran bel mare.