Da Lilliano all’Abbazia di Vallombrosa

Regione: TOSCANA | Tipologia bici: STRADA | Treno+Bici: Attributo non trovato

STRADA ZITTA A CURA DI:
Guido Basilisco

Descrizione

Da Lilliano a Vallombrosa, non è la Nove Colli, ma alla fine ne conterete sette che, con i 2700 metri di dislivello e i 140 Km percorsi ne fanno un percorso di un certo impegno. Ma il paesaggio che si attraversa, aiuta a sentire meno la fatica.

Tra gli scenari indimenticabili la Villa Medicea di Lilliano, punto di partenza e arrivo, immersa tra ulivi e vigneti, la salita a Castel Ruggero fino a pochi anni fa strada bianca, la pineta di Vallombrosa, dove il fresco e i profumi sono quelli di un percorso alpino e infine, il Castello di Romena, presenza  atipica nel bel mezzo della campagna Toscana.

Da Lilliano a Vallombrosa, a pieno titolo può essere considerato il nono percorso della rete che compone il Parco Cicloturistico dei Colli Fiorentini, proposta cicloturistica realizzata dal Consorzio Chianti Colli Fiorentini. Questo tracciato si aggiunge, parzialmente si sovrappone e per buona parte estende a est della Valle dell’Arno il Grand Tour dei Colli Fiorentini e i suoi percorsi minori. Anche questo è un anello e può quindi essere iniziato e completato da un punto qualunque lungo l’itinerario.

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Profilo tecnico

Si parte dalla Villa di Lilliano dove potrete acquistare Chianti e olio di qualità. Con l’ingresso della villa alle spalle, dirigetevi a destra e alla fine della strada nuovamente a destra nella discesa verso Capannuccia. A fine discesa a sinistra. Al bivio in località Capannuccia tenere la destra in direzione Castel Ruggero.

E’ una salita breve, ma con strappi ragguardevoli. Fino a pochi anni fa era uno sterrato da Eroica. In cima a  Castel Ruggero trovate solo una scuola tra i campi. Si prosegue su una ripida discesa fino a fondovalle. Girate a sinistra verso San Polo seguendo il corso del torrente Ema. In paese in prossimità dell’incrocio, una fontana. Si prende a destra salendo a Poggio alla Croce da cui si ammira Firenze che per lungo tratto resterà nascosta alla nostra vista. Poi una lunga discesa sino a Figline Val d’Arno. Breve tratto di Via Fiorentina portandosi dopo poche centinaia di metri a sinostra verso gli argini dell’Arno, superando l’autostrada in via Pertini. Quindi lungo la sp87 si sale a Ponte Matassino, Vaggio e Reggello. Inizia la salita all’Eremo di Vallombrosa, dove l’ombra del bosco vi farà dimenticare la durezza della salita. Sosta obbligatoria al fresco delle acque che circondano l’Abbazia e magari due passi nel portico. Si riprende lungo un falsopiano nel bosco dove il fresco dell’arboreto vi porterà fino  all’incrocio con la statale per il passo della Consuma.  Eccellente il salumaio-bar-panettiere-ristoro che trovate poco dopo l’incrocio sulla sinistra. Se contate due l’Eremo e il Passo avete già fatto quattro dei sette colli.

Dalla Consuma si scende a Stia per risalire al valico di Croce a Mori. Non perdetevi una minuscola deviazione sulla destra verso il Castello di Romeno che vi appare maestoso e inatteso tra il grano. Scollinate e da qui godetevi la bella discesa fino a Pontassieve. Per tornare a Lilliano meglio prendere per Rosano e poi Torre a Cona. Dopo l’imponente omonima villa sulla destra si scollina a San Donato e si scende all’Antella. Da qui con un deciso ultimo strappo raggiungerete la Villa di Lilliano dove, stanchi ma felici, avrete concluso il giro.

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