Da Parma a Sarzana

Regione: EMILIA ROMAGNA | Tipologia bici: STRADA | Treno+Bici: SI

Descrizione

Da Parma a Sarzana si pensa al passo della Cisa, via diretta e naturale tra partenza e arrivo. Ma qui la si allunga per renderla più bella. Si esce verso Felino, si sale sul crinale per godere della vista dall’alto del Castello di Torrechiara, si resta sul crinale in direzione di Strognao e Tordenaso per scendere poi nella valle del torrente Baganza seguendone il corso fino a Calestano e Berceto. E’ questa la stessa strada zitta che da Fornovo sale al passo Sillara e poi al Cirone.Da Berceto si segue la classica strada della Cisa (SS62) fino al valico, poi giù verso Pontremoli. Scegliendo di restare sulla SS62, piuttosto che seguire la traccia spostandosi sulla sinistra nell’alta valle del Magra, incontrando la strada che scende dal passo del Cirone. Da Pontremoli si può proseguire sulla sinistra orografica restando sulla statale della Cisa o portarsi dall’altra parte dove il traffico è in genere più scarso. Giunti a Sarzana si può scegliere di andare dove ci porta il treno, c’è una stazione ben servita. Continuare verso le spiagge della Versilia o portarsi vero Lerici e il Golfo dei Poeti, magari salendo, se fiato e gambe ce lo consentono a Montemarcello.

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Profilo tecnico

Dalla stazione di Parma, dritto in via Toschi seguendo il corso del Parma fino al ponte Dattaro, a destra si attraversa il fiume, superato il ponte sulla sinistra si imbocca Strada Langhirano, si supera Via Enza, quindi la prima a destra, Strada Montanara seguendola fino a Felino, passando da San Ruffino e Carignano.

Alla rotatoria di Felino si può seguire per il centro o proseguire diritto, attenzione a non perdere le indicazioni per Pilastro, sulla sinistra, rispetto al senso di marcia. Presa la strada per Pilastro si supera San Michele di Tiorre, dopo il cartello di fine paese si va a destra per una prima piacevole, ma abbastanza ripida deviazione, seguendo le indicazioni per Tiorre.
Giunti all’abitato in cima ad uno splendido crinale, l’asfalto va a finire, quindi si deve proseguire a sinistra per Torrechiara. E’ una bellissima strada bianca, ben tenuta, con 150 metri piuttosto ripidi, lunga non più di 1 km. Si torna sull’asfalto in cima alla salita, si volta a destra e appare un grande prato verde ben curato ed un magico castello, proprio quello che immaginano e disegnano tutti i bambini del mondo: è il Castello di Torrechiara. La sua vista, fa dimenticare la fatica dello strappo su sterrato.

Si segue la strada con i classici su e giù da crinale appenninico in direzione di Langhirano, verso Casatico e Strognano. Qui a destra verso la valle del torrente Baganza, si scende a Marzolara e da qui verso Calestano. Superato questo grosso centro abitato la strada si inerpica con maggiore pendenza lungo la valle del Baganza, restando per lunghi tratti a mezzacosta piuttosto alta rispetto al torrente. Bel paesaggio, aspro, poco traffico, qualche moto. Si superano le Rocce del Diavolo, quindi Casaselvatica e una serie di altri piccoli paesi, per arrivare con salite sempre ben pedalabili al Poggio di Berceto, dove, sulla sinistra si sale al passo del Sillara. Si scende verso il centro del paese portandosi a questo punto sulla strada della Cisa, ahinoi molto frequentata da motociclisti scatenati a caccia di “pieghe”, quindi molta attenzione. Poco dopo il superamento dei viadotti autostradali si scollina incrociando la via Francigena che in direzione del passo del Brattello prende anche il nome di Via Antichi Passi.

Poche centinaia di metri dopo il passo la traccia va a sinistra in cerca di una strada minore, ma anche la bella discesa lungo la strada della Cisa non è niente male, soprattutto se non c’è traffico. A voi la scelta. Si arriva comunque a Pontremoli, che merita una sosta. Da Pontremoli ad Aulla sono 22 chilometri e in altri 16 si raggiunge Sarzana.

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