Descrizione
Grand Tour della Lombardia 7
Il trittico Alpino si chiude con il Mortirolo. Da Bormio in direzione Sud fino a Mazzo è tutta discesa, poi è fatica allo stato purissimo con strappi anche al 18%.
Ne vale la pena, anche per il bel mezzacosta verso Trivigno e l’Aprica. Discesa, con qualche risalita, verso San Giacomo dove si ritorna sulla ciclabile “Sentiero Valtellina”. Fino a Morbegno.
Lungo il fondovalle, da Tirano in giù ci sono varie stazioni per chi desidera spezzare in differenti periodi e tratti il Grand Tour. Si può prendere il treno da Tirano a Lecco e da li rientrare in bici lungo l’Adda e la Martesana. Interessante anche l’opzione offerta dalla navigazione del lago tra Colico e Bellagio o anche fino a Lecco.
Una raccomandazione doverosa è quella di non seguire il lungo lago per l’ingresso a Lecco, purtroppo non esiste percorso alternativo per la ciclabilità, rispetto alle pericolose gallerie dell’ultimo tratto. Difficile da credere, ma è così. Se volete percorrere quanto più lago possibile, a Mandello saltate sul treno per gli ultimi chilometri.
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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.

300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.
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Profilo tecnico
Si esce da Bormio lungo la piccola Via Alute (si imbocca dal cimitero) o da Via Milano, in entrambi i casi si ritrova sulla ciclabile che percorre tutto il fondo valle.
Si pedala sulla impressionante frana che ha completamente coperto Sant’antonio Morignone e Aquilone, frazioni di Valdisotto. Paesi fortunatamente evacuati, ma nessuno aveva previsto l’enorme spostamento d’aria che risalì per alcune centinaia di metri la sponda opposta della montagna e costò la vita a 35 persone.
Si prosegue in discesa fino a Mazzo da dove parte la classica via Pantani al Mortirolo. Volendo rendere meno dura e decisamente più panoramica la salita si può attaccare da Grosio (pochi chilometri prima di Mazzo), in ogni caso ci si dirige poi a trivigno, l’Aprica e San Giacomo. La variante rispetto alla ciclabile di fondo valle è decisamente impegnativa, ma altrettanto decisamente merita di essere percorsa.
A San Giacomo si ritorna sulla ciclabile che si percorre fino a Morbegno. Dove, nella versione Epica, si presenta una seconda variante rispetto al Sentiero Valtellina: la salita al Passo San Marco.
Chi opta per restare sul Sentiero Valtellina, prosegue fino a Colico e quindi a Varenna costeggiando la sponda orientale del lago.
SENTIERO VALTELLINA: è la variante Cycletouring, per chi non se la sente di affrontare troppe salite. Si percorre tutta la piacevolissima ciclabile di fondovalle raggiungendo il lago di Como a Colico e quindi Varenna seguendo il lungolago. Tappa lunga come chilometraggio, ma molto rilassante.