LE VALLI TRA TORTONA E PIACENZA

Tortona (AL) / impegnativo / 118 km / 1300 D+

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DESCRIZIONE

Bici+Treno (stazioni A/Tortona – R/Piacenza)
I classici percorsi ad anello sono sicuramente piacevoli, belli, insostituibili. Ma il partire e l’arrivare in luoghi diversi e tra loro distanti da più l’idea del viaggio, dell’indipendenza, della libertà. Con quel prodigio meccanico che è la bicicletta.

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Una macchina perfetta per creare emozioni, complicità, amicizia, gioco. Col manubrio da corsa, un po’ di più.

In treno a Tortona, in bicicletta a Piacenza e di nuovo in treno per il rientro a casa. Attraversando quattro valli con altrettanti fiumi o torrenti che scendono dall’Appennino portando la loro acqua al Po. Tre torrenti, Curone, Staffora e Tidone, e un fiume, il Trebbia.
Un lungo e dolce falsopiano in salita fino a San Sebastiano Curone, perfetto per sciogliere le gambe. Poco meno di 25 chilometri che agevolmente si percorrono in circa un’ora. Poi la pendenza aumenta lievemente fino a Fabbrica Curone, da dove con il primo valico, non difficile, ma a tratti sopra il 7% si raggiunge Varzi.
Da qui la bella salita a Pietra Gavina, Cima Coppi di questa piacevole traversata. Lunga discesa a Zavattarello, quindi in Val Tidone fino al lago di Trebecco, poi Nibbiano e Pianello. Tendenzialmente falsopiano in discesa. Ultima fatica lo scollinamento di Agazzano e Momeliano, non impegnativo per la quota, ma con tratti (brevi) anche sopra il 10%. Si chiude con 15 chilometri dal ponte di Rivalta fino al centro città.

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PROFILO TECNICO

Dalla stazione di Tortona a sinistra uscendo dall’abitato in direzione est. Si percorre per breve tratto la Val Grue (strada meno trafficata), quindi a sinistra verso Viguzzolo, poi a destra imboccando la provinciale della Val Curone.

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Uscendo dall’abitato la meravigliosa pieve romanica, rigorosamente chiusa (del resto è domenica e che razza di balordo turista potrebbe mai visitare un gioiello di chiesetta come questa, la domenica mattina?)….

Si pedala lungo il fondovalle portandosi dai 120m sul livello del mare di Tortona ai 340 metri di San Sebastiano Curone. Da qui a sinistra si segue il corso del torrente fino a Fabbrica Curone, quota 460m. Di nuovo sulla sinistra e inizia la salita ai 570m dello scollinamento in Valle Staffora e a Varzi.

Si segue per breve tratto la strada del Penice, quindi sulla sinistra l’indicazione per Pietra Gavina. Si sale fino a quota 730m per affrontare la lunga e bella discesa verso la Val Tidone. Nibbiano prima e Pianello dopo una decina di chilometri, dove si passa sulla destra orografica del torrente per iniziare la salita verso l’ultimo scollinamento di Momelliano, per scendere a Statto. Poi Rivalta, l’attraversamento del Trebbia e i vialoni dritti (e un po’ noiosi) che portano in città. Centoventi chilometri e circa 1200 metri di dislivello, in gran parte belli, piacevoli e fuori dal traffico.

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