Al passo del Rastrello salendo da Sesta Godano
Al passo del Rastrello salendo da Sesta Godano
Al passo del Rastrello salendo da Sesta Godano

PASSO DEL RASTRELLO DA SESTA GODANO

Borghetto Vara (SP) / medio / 39 km / 1000 D+

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DESCRIZIONE

Giro ciclistico breve,  con un tratto gravel, in un paesaggio molto bello, arrivando quasi a 1.000 mslm, sul crinale che divide la Val di Vara dalla Valle di Pontremoli e del Magra, quindi la provincia di La Spezia da quella di Massa. Possibilità di varianti che lo rendono più lungo e impegnativo.

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Dal passo si scollina entrando nelle valli di Zeri: Molte altre Strade Zitte descrivono la zona e più di una discesa nella valle del Magra. Attraverso il passo di Zum Zeri e circa 5 chilometri di sterrato (ndr: parecchio dismesso, agosto 2017) c’è anche la possibilità di collegarsi con la valle del Taro, arrivando in prossimità di Borgo Val di Taro.

La Val di Vara è zona molto battuta dai ciclisti locali che però preferiscono restare più vicini al mare, senza addentrarsi molto all’interno, per via delle molte, aspre salite.

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PROFILO TECNICO

Si parte da Brugnato-Borghetto Vara in direzione nord, seguendo le indicazioni Varese Ligure-Sesta Godano. Si pedala su una bella provinciale, parallela al fiume Vara, con traffico scarso, molto frequentata dai ciclisti locali. A Ponte Santa Margherita si tiene la destra seguendo sempre le indicazioni per Varese Ligure-Sesta Godano.

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In 12 km di facile salita, agevolmente pedalabile, si raggiunge Sesta Godano. Si attraversa il paese, proseguendo sempre diritto, in prossimità delle ultime case, si trova l’indicazione Zeri e Passo del Rastrello, sulla nostra destra e si inizia a salire. Siamo a quota 270 metri sul livello del mare e dobbiamo arrivare ai 1.040 del passo, in poco meno di 13 chilometri. La salita è abbastanza impegnativa, con brevi tratti tra l’8 e il 9% e una pendenza media tra il 6 e il 7%. Abbastanza ombreggiata. Un primo bivio indica Cornice e Mangia, proveremo questa divagazione scendendo (in salita è decisamente sconsigliabile per la pendenza bestiale).

Lungo tutta la salita non ci sono fontanelle ne ristori (aperti), salvo la Trattoria – Bed&breakfast Ca’ Nova, quando mancano poco più di 2 km alla meta. Si incrocia la strada che sale da Zignago, strada zitta “Grand Tour delle valli di Zeri”. L’ultimo chilometro è esposto al sole con un panorama incantevole, in cima troviamo la desolazione totale. Una pizzeria ristorante abbandonata da anni, sicuramente per la scarsità del passaggio di pubblico e, strano ma non inusuale nel nostro paese, una serie di villette a schiera, in puro stile alpino, tutte in legno, tutte molto carine, ma naturalmente tutte chiuse. Dal passo parte un sentiero che arriva ai Casoni, oltre alla possibilità escursionistica però c’è poco e nulla, qualche auto e qualche moto di passaggio di gente che gode del paesaggio, ma niente di più. Eppure le villette le hanno costruite e le hanno anche vendute….

Ma torniamo al nostro itinerario. Abbiamo provato a scendere di qualche centinaio di metri perché ci hanno segnalato uno sterrato che porta ad un collegamento per rientrare a Sesta Godano. Ne abbiamo percorso un pezzo, abbastanza rovinato e siamo ritornati sui nostri passi. Continuando a scendere lungo la bella strada asfaltata che porta Pontremoli si incontra il bivio che sulla sinistra porta ad Adelano e quindi, valicando il crinale di confine, ad Orpeto e nuovamente giù a Sesta Godano. Noi abbiamo scelto di ridiscendere dalla strada fatta in salita, incuriositi dalla deviazione per Mangia. E ne siamo rimasti soddisfatti. La piccolissima e ripidissima strada che passa da Mangia, in poco più di 2 km fa perdere quasi 300 metri di quota, poi fiancheggiando il piccolo torrente di fondo valle, riporta sulla sp566 della Val di Vara, a meno di 2 km dal punto da cui siamo partiti. All’incrocio a sinistra e in pochi minuti si ritorna in partenza.

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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.

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