Descrizione
Bici+Treno (stazione A/R Pavia)
E’ questa la versione Grand Tour del Piccolo Stelvio dell’oltrepo pavese. Con l’aggiunta di un lungo tratto di pianura che porta a sconfinare nell’Alessandrino, per attraversare il Po al vecchio ponte in ferro di Sannazzaro.
Più di 50 chilometri di pianura per scaldare le gambe e per evitare il ponte sul Po’ di Cava Manara. La via più diretta per unire Pavia a Voghera, ma che dire? non è certo una strada zitta…e dunque…pedalare.
Si scende verso la valle del torrente Staffora, per risalire tutta la Val di Nizza. Salita dolce e regolare. Si lambisce Zavattarello scendendo al lago di Trebecco e poco dopo all’attacco del Piccolo Stelvio. Salita ben disegnata, divertente e di grande respiro panoramico. Da qui il lungo crinale che lentamente ritorna verso la pianura tra Broni e Stradella. Ultimi chilometri “piatti” per raggiungere Pavia.
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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.
300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.
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Profilo tecnico
In treno fino alla stazione di Pavia, da qui verso il percorso della Milano-Castellania per raggiungere Casei Gerola, Pontecurone e quindi innestarsi poco prima di Rivananzzano sul percorso del Piccolo Stelvio. Si esce da Rivanazzano, lungo la provinciale che porta a Casalnoceto. Percorse poche decine di metri, in prossimità della chiesetta, si volta a sinistra iniziando a salire lungo il crinale di San Bartolomeo, verso Casa Bertulla, Pozzol Groppo e San Lorenzo.
Si pedala lungo la SP104 fino al bivio sulla sinistra per Monastero e quindi discesa a Ca’ Lucchi. Ci si tiene sulla sinistra orografica dello Staffora, superando la pieve romanica di Biagasco, in prossimità di Cecima si attraversa il torrente Staffora. Ci si immette quindi sulla provinciale di fondo valle, voltando a destra. Si segue per pochi chilometri la provinciale fino a Ponte Nizza, qui a sinistra per risalire tutta la val di Nizza. Salita dolce, regolare che ci porta a Costa Croce e al bivio tra Valverde e Zavattarello.
Ci si tiene sulla destra verso Mombelli e Zavattarello, senza entrare in paese. In vista del castello si prosegue verso Casa Marchese e quindi la diga del lago di Trebecco. Un paio di chilometri e si arriva all’attacco del Piccolo Stelvio. E’ una salita dolce, divertente e di grande respiro panoramico. Un dislivello di 200 metri con ben 20 tornanti, per passare da quota 320 metri a 520. Si salta una prima strada sulla destra per raggiungere l’incrocio a T che sulla destra ci porterà lungo un piacevolissimo crinale, con non pochi su e giù, fino a Broni, o Stradella, la “dove tutte le armoniche di questa pianura son nate e qualcuno le suona così”. Di nuovo ci piace citare Paolo Conte.
Suggeriamo di scendere verso Broni e da qui, lasciarsi guidare dalla traccia gpx che lungo piccole strade zitte ci porta al Ponte della Becca e poi a Pavia. Dove chiudiamo questo bellissimo Grand Tour.