Tra due giganti d’Abruzzo

Regione: ABRUZZO | Tipologia bici: STRADA | Treno+Bici: NO

STRADA ZITTA A CURA DI:
Federica Gallo

Descrizione

Come godere di una giornata in sella in un panorama unico nel centro Italia? La risposta è: pedalando tra due giganti d’Abruzzo, seguendo un itinerario che permette di immergersi nel paesaggio e scoprire l’anima autentica di una delle regioni più spettacolari d’Italia.

Uscire ad Assergi dall’Autostrada dei Parchi A24 e dirigersi verso Fonte Cerreto (quota 1.120 metri s.l.m.), località di partenza della funivia del Gran Sasso, dove si trovano alcuni hotel e altre strutture turistiche.

Parcheggiata l’auto, si parte pedalando subito in salita, prima verso la piana di Campo Imperatore, poi fino al piazzale a quota 2.130 metri s.l.m., dove termina la Salita di Pantani (’99), punto più alto di tutto il percorso.

Ammirato il Gran Sasso e le cime adiacenti, dopo un piccolo snack presso un chiosco ambulante o all’ostello, si scende lungo la stessa serpentina affrontata in salita, facendo ritorno nella vasta piana, da attraversare interamente fino al confine orientale.

Superato il Canyon dello Scoppaturo a destra e una parte del set cinematografico di Continuavano a chiamarlo Trinità a sinistra, si raggiunge la piega della strada che vira a sud, in direzione Castel del Monte. Qui, volendo, si può fare una sosta appetitosa ai ristori, che hanno sempre i bracieri pronti — almeno nei fine settimana — e che spesso sono piuttosto affollati nelle ore centrali.

Volgendo le spalle alla catena del Gran Sasso, si scollina per poi scendere — con vista sulla Majella all’orizzonte — nei paesini della comunità montana, passando prima per Castel del Monte, poi per Calascio, infine ai piedi di Santo Stefano di Sessanio, da dove riparte la salita che riporta alla piana di Campo Imperatore e quindi al punto di partenza.

Per chi ama i set cinematografici

Il percorso è consigliato da maggio a settembre/ottobre; la strada è generalmente chiusa per neve nei mesi invernali. Alcune informazioni aggiornate si possono trovare sul sito web del Comune di Castel del Monte, oppure chiedere direttamente al centralino della funivia o agli esercizi locali.

Trattandosi di un tracciato con pochissima ombra e spesso molto ventilato, è consigliabile controllare le previsioni meteo in anticipo (cercando anche la località “Campo Imperatore”), utilizzare una buona protezione solare e dotarsi di un antivento leggero per affrontare al meglio le discese, specialmente considerando l’altitudine.

punti dove trovare cibo e acqua (fontanelle) sono a Fonte Cerreto, nei paesi citati lungo il tragitto, e presso i ristori situati all’imbocco della salita che porta al piazzale di Campo Imperatore e al piazzale stesso. Anche in questo caso, se si desidera organizzare una giornata tranquilla e gustare le specialità locali, è preferibile informarsi in anticipo sull’apertura degli esercizi, magari con una telefonata nei giorni precedenti.

Per i più curiosi e dotati di scarpe adatte a camminare su pavimentazione in pietra, da Calascio può valere la pena affrontare una deviazione di circa 3 km tutta in salita (con dislivello positivo di 150 m) verso la frazione di Rocca Calascio. Qui termina l’asfalto e iniziano i vicoli del paese, con qualche gradino e un sentiero che conduce al celebre castello, che domina la zona della transumanza. Il sito, oltre ad aver ospitato celebri set cinematografici, appartenne in passato al barone di Carapelle Leonello Acclozamora, e successivamente alle famiglie Piccolomini e Medici.

Scopri anche il percorso proposto da Guido Turbolento Basilisco Rocca  Calascio e il Tratturo Regio

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