Da Milano a Macerata 2: Ferrara

Regione: EMILIA ROMAGNA, LOMBARDIA | Tipologia bici: GRAVEL, STRADA | Treno+Bici: NO

STRADA ZITTA A CURA DI:
Piero Orlando

Descrizione

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300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.

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Profilo tecnico

Da Milano a Macerata: seconda tappa Ferrara

Da Milano a Macerata, anzi Treia. Quattro giorni con quattro tappe impegnative per la distanza affrontata. Vero che è tutta pianura, ma comunque 180 chilometri al giorno per i primi 3 giorni non sono uno scherzo. Noi come sempre forniamo la traccia e le indicazioni di massima, a voi la scelta di spezzare in più parti le tracce con ulteriori tappe intermedie.

Ancora lungo Po: Casalmaggiore, Guastalla, Bagnolo San Vito, Ostiglia, Sermide. Caldo torrido, temperatura prossima ai 40 gradi, e qua di domenica è dura trovare un bar aperto. Le spine di birra della sagra di Felonica son parse un miraggio, l’incontro con il tiròt (focaccia mantovana con cipolle) un’epifania. Da queste parti gli effetti della siccità cominciano a vedersi di più: il letto del fiume è per la maggioranza in secca, la portata è ridotta a un terzo e qua e là affiorano isolette di sabbia. Senza accorgersene, si cambia regione, fino ad entrare in Ferrara, lungo un canale di collegamento. Il bello del Po è che non c’è solo il Grande Fiume, ma tutti i suoi affluenti, che si incastrano in confluenze e sbalzi scenografici: ho visto confluire il Lambro, l’Adda, l’Oglio e il Mincio, ma anche il mitologico “canale Milano-Cremona-Po” che avrebbe dovuto collegare via barca Milano al fiume, partendo da “porto di mare”. Notte in albergo a Ferrara.

Su Bar Sport il racconto integrale di Piero Orlando

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