Attributo non trovato

Valli Occitane, dove il vento fa il suo giro (1)

Regione: PIEMONTE | Tipologia bici: STRADA | Treno+Bici: Attributo non trovato

Strada Zitta a cura di: Guido Basilisco

Descrizione

Ci sono due validi motivi per intraprendere questo giro di due giorni: salire al Colle dell’Agnello, dove Nibali ha vinto i Giro d’Italia 2016 e percorrere la più zitta delle Strade Zitte nel bel mezzo delle valli Occitane del Piemonte sud-occidentale, il Vallon dell’Elva.

E’ un giro decisamente impegnativo, da afforntare con un buon allenamento e tanta, ma anta voglia di fare salita. Non è tanto la distanza, sono 223 chilometri in due tappe, quanto i 5.825 metri di dislivello. Qui descriviamo il primo giorno (cliccla qui per il secondo).

La zona è letteralmente piena di grandi e mitiche salite: Colle di Tenda, Colle della Maddalena, legato al francese Col de la Bonette (vedi la Strada Zitta dedicata), Colle della Lombarda,oltre a moltissime altre salite di immensa bellezza.

Effettua l’accesso o registrati al sito per poter scaricare il file GPX

Scarica il file GPX

I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.

300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.

Noi affermiamo il valore del ciclismo quale strumento di scoperta, conoscenza e rispetto del territorio e del paesaggio. Se condividi la nostra visione, se scarichi i percorsi proposti, se vuoi aiutare le Strade Zitte a crescere, sostieni l’iniziativa con la tua donazione.

Profilo tecnico

GIORNO 1/ Il giro parte da Demonte e in particolare dalla locanda Occitana la Randoulina, dove Mauro (forte ciclista) e Roberta vi delizieranno con la loro ospitalità, la loro cucina e qualche dritta in più sull’itinerario. Partenza in discesa lungo la valle dello Stura, verso la pianura.

Si parte con i primi 56 chilometri di “scioglimento gambe” tra campagna e pensieri positivi fino a Venasca. Qui inizia la splendida Valle Varaita. Da qui inizia una quasi interminabile salita (51 Km) con tutte le possibili gradazioni della fatica: lieve fino a Sampeyre, media fino a Casteldelfino (sosta fontana) e forte (10-14%) fino in vetta all’ Agnello, che con i suoi 2744 m è il terzo passo più alto d’Europa. Più alti di lui solo il Colle dell’Iseran e il Passo dello Stelvio.

Una volta in cima si apre una vista spettacolare sul versante francese. Per gli amanti del giro d’Italia si vedono a fianco dei primi tornanti le ultime tracce della neve che ricordano la memorabile caduta con cui Steven KruiJswijk ha lasciato a Nibali la vittoria del giro d’Italia 2016. La prima giornata volge al termine e per la notte si può sostare al Rifugio Alevè, in località Castello dove le porzioni sono abbondanti e l’aria è ancora sottile anche d’estate.

Guarda la seconda tappa.

X

SOSTIENI IL PROGETTO LE STRADE ZITTE

L’obiettivo è tutelare e valorizzare il paesaggio italiano. Se condividi la nostra visione, se scarichi le tracce dei percorsi proposti, se vuoi che Turbolento continui a creare nuove Strade Zitte per far conoscere l’Italia meno conosciuta, sostieni il nostro progetto con la tua donazione.

Dona ora