Chase the Sun: inseguendo il sole da Cesenatico a Tirrenia
Nel 2026 l’appuntamento per pedalare tra le bellezze italiane, lungo un tracciato di quasi 280 chilometri e 2.600 metri di dislivello, sarà il 20 giugno. Iscrizioni aperte fino all’8 maggio: meglio affrettarsi per assicurarsi un posto – SCOPRI DI PIÙ
In bicicletta il mondo ha un suono tutto suo. C’è il fruscio leggero delle gomme sull’asfalto e quel silenzio speciale che si incontra solo quando si ha la fortuna di pedalare su Strade Zitte. Un silenzio che non è mai davvero vuoto: è interrotto dal verso degli uccellini, dalle cicale, da qualche animale nascosto nella vegetazione o nei cortili delle case. È questa la vera colonna sonora del ciclismo, una musica che si lega alle chiacchiere condivise in sella fra amici, ma anche con sconosciuti incontrati lungo la strada.
C’è un brano che sembra accompagnare perfettamente il ritmo della pedalata: “Chase the Sun” dei Planet Funk. Il suo beat ripetuto dà la sensazione di entrare in uno stato quasi meditativo, lo stesso che si prova quando si pedala a lungo, senza perdere il filo dei pensieri e del respiro. “Inseguire il sole” è una metafora del cercare qualcosa di luminoso, di muoversi verso un obiettivo che dà motivazione.
Per chi non lo sapesse, Chase the Sun è anche il nome di un’avventura ciclistica che ogni anno porta centinaia di persone a pedalare dall’alba al tramonto, nel giorno più lungo dell’anno. Una sfida non competitiva. Una ride, non una gara, nata in Inghilterra e arrivata in Italia nel 2017. L’appuntamento si svolge sempre intorno al solstizio d’estate, quando le ore di luce sembrano non finire mai. Nel 2026 l’appuntamento per pedalare tra le bellezze italiane, lungo un tracciato di quasi 280 chilometri e 2.600 metri di dislivello, sarà il 20 giugno.
Il percorso italiano
Le iscrizioni sono aperte fino all’8 maggio 2026, ma conviene non indugiare perché i posti disponibili potrebbero esaurirsi presto.
Si parte da Cesenatico e si arriva a Tirrenia. Ed è un viaggio attraverso luoghi che raccontano secoli di storia e custodiscono paesaggi sorprendenti. La partenza avviene nella pianura tra Forlì e Cesena, da cui si entra gradualmente in un territorio più mosso con la lunga salita al Valico Tre faggi, cima Coppi del percorso, poi morbide colline e borghi come Vinci. Si sale verso il crinale di Cerreto Guidi, si sfiorano meraviglie come la Certosa di Calci e la Basilica di San Piero a Grado, mentre la strada alterna saliscendi e ampie viste sulla campagna toscana.
Uno dei passaggi più intensi è l’ingresso, da Premilcuore, nelle Foreste Casentinesi, un vero santuario naturale. Il percorso è pensato proprio così: strade poco battute, che permettono di godersi ogni momento. Seguendo il corso dell’Arno, dalla sorgente sul Monte Falterona fino alla foce, si attraversano città simbolo come Firenze e Pisa, trasformando la giornata in un continuo dialogo tra sport, scoperta e cultura.
Le rotte britanniche
Nella sua terra d’origine, Chase the Sun propone due itinerari distinti, entrambi affascinanti e rigorosamente coast-to-coast.
Il primo, quello del Sud dell’Inghilterra, copre circa 330 chilometri (205 miglia) con circa 3.000 metri di dislivello, partendo dall’estuario del Tamigi e attraversando il Paese fino al mare di Weston-super-Mare. È una lunga traversata che tocca cittadine ricche di storia, campagne verdi, vallate come la Vale of Pewsey e luoghi iconici come la Cheddar Gorge, un canyon spettacolare che sembra fatto apposta per essere pedalato.
Il secondo tracciato, quello del Nord, offre un incontro diretto con la natura più selvaggia. Parte dal lungomare di Whitley Bay, vicino a Newcastle, e si sviluppa per circa 320 chilometri (200 miglia) con oltre 3.200 metri di dislivello, attraversando brughiera, colline remote e paesaggi incontaminati, fino a raggiungere la costa occidentale scozzese ad Ayr, con vista sull’isola di Arran. Anche qui le strade sono tranquille, ideali per godersi l’ambiente e la sensazione di compiere una vera traversata da costa a costa.
E poi l’Irlanda, di cui vi racconteremo a breve.
















