Da Gabicce a Bolgheri: Da Gabicce a Urbino

Regione: MARCHE | Tipologia bici: STRADA | Treno+Bici: NO

STRADA ZITTA A CURA DI:
Paolo Turbolento T.

Descrizione

Da Gabicce a Bolgheri / prima tappa

E’ la prima tappa di una meravigliosa cavalcata ciclistica dall’Adriatico al Tirreno, dalle zone di Leopardi a quelle di Carducci, su strade zitte attraversando decine e decine di borghi, evitandone le circonvallazioni, per vedere le piazze, la gente, lo struscio tipico della provincia italiana, i bar dello sport e i mille angoli di bello diffuso del nostro bel paese. In quattro giorni si attraversa l’Italia coast-to-coast: una indimenticabile vacanza in bicicletta.

Si parte da Gabicce Mare per salire a Gabicce Monte lungo una strada bordata di verde sulla cartografia TCI, la panoramica Gabicce-Pesaro. Nel pomeriggio del quarto giorno, si arriva a Bolgheri, dopo aver percorso strada di analoga bellezza tra Suvereto, Sassetta e Castagneto Carducci.  Ancora bordata di verde sull’atlante del TCI. In mezzo un paio di giorni di indimenticabile cicloturismo immersi nelle terre di mezzo del nostro meraviglioso paese. L’Italia centrale tra Marche, Umbria e Toscana.

Gabicce ha una spiccata vocazione per il cicloturismo, da oltre trent’anni qui si organizza nel periodo di Pasqua una piacevolissima Settimana Cicloturistica e questo fa si che in qualunque periodo dell’anno i ciclisti siano sempre benvoluti, accolti con letizia da Letizia. La piccola grande donna responsabile dell’accoglienza turistica e soprattutto ciclo-turistica locale.

E’ subito panoramica, è subito sosta a Fiorenzuola di Focara. Non piacevolissima la prima impressione di Pesaro, con le attrezzature del porto, qualche gru di cantieri edili, grossi palazzi. Ma dobbiamo ricrederci. Molto piacevole il luogo e piacevolissima la gentilezza che ci accoglie. Durante il breve ristoro da Diego, sul lungomare, mentre addentiamo la “pizza del ciclista”, il cameriere ci propone di mettere le borracce in fresco, le prende dalle bici e le mette in frigorifero per ridarcele fresche alla nostra ri-partenza. Un’attenzione di questo tipo, non ci era mai capitata.

Molto bella l’installazione di Pomodoro, una delle sue classiche grandi ruote, appoggiata sull’acqua, con lo sfondo del cielo e del mare. Bella anche la Piazza Ducale, ma qual è la città italiana che non offre una bella piazza? Da qui si punta all’interno, la direzione è quella di Villa San Marino, Villa Ceccolini, San Fabiano, Montelabbate, Morciola, Colbordolo, SP di Montefabbri, Giardino della Galla, Urbino. Città di Raffaello e patrimonio dell’umanità.

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300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.

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Profilo tecnico

Pronti via, è subito salita. Ma breve, poi un saliscendi con vista mare ed è subito panoramica, fino alla discesa verso Pesaro. Piacevole il lungomare, un po’ meno piacevoli i primi 8-10 chilometri verso l’interno, Villa Fastiggi, Villa Ceccolini e oltre fino allo stabilimento Scavolini (le cucine più amate dalle italiane nascono qui).

Da qui in avanti il bello diffuso dell’Italia ci accompagnerà per tutto il tour. Montelabbate, San Terenzio, Morciola dove inizia la salita a Colbordolo, con tre chilometri che chiedono energia, poi si stempera, diventa più pedalabile lasciando spazio alla contemplazione. Si pedala sulla sp34, dolcemente adagiata su di un bel crinale sinuoso e panoramico, di quelli che quasi sembra di volare. Montefabbri, Giardino della Galla e tendenzialmente in salita fino ad Urbino.

Vai alla seconda parte di questo intinerario.

ALTRE TAPPE DEL TOUR

Da Gabicce a Bolgheri

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