Dicembre arriva in punta di piedi.
C’è un momento, tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, in cui sembra che anche le Strade Zitte trattengano il fiato: meno ciclisti in giro, meno rumore, più spazio per ascoltare ciò che ai più sfugge. La luce cambia pelle. È più bassa, più rarefatta, più rara.
Arriva Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia, in netto contrasto con quello che è: la festa della luce. Arrivano i giorni più corti dell’anno, quei dieci giorni in cui il sole si concede poco, pur senza scomparire del tutto, si ritira, si riduce, si fa essenziale, come una fiammella che basta però a orientare il cammino e a risvegliare l’anima. Dal solstizio d’inverno le giornate ricominceranno poi, lentamente, ad allungarsi di nuovo. Anche se l’inverno è solo all’inizio.
Pedalare in questo periodo è difficile, possibile, particolare.
Le strade secondarie, se esposte a sud, diventano rifugi, alla ricerca di curve morbide, boschi che dormono, terra umida, colline dai colori attenuati, verde scuro, ocra invernale, azzurro pallido del cielo. D’azzurro più intenso solo per brevi tratti. Tutto ci invita a rallentare. A guardare meglio. A ritrovare il proprio ritmo più intimo e ricoperto dall’inevitabile, a volte goffa, adeguatezza dell’abbigliamento invernale.
É anche questo il cuore delle Strade Zitte: scegliere la via laterale, meno diretta ma più sincera e quanto più possibile esposta al sole. La lentezza come forma di attenzione e soddisfazione per il tepore dei tenui raggi del sole d’inverno; lasciarsi guidare dai dettagli che solo il silenzio rivela.
Non serve molto: una bici, un po’ di freddo sulle guance e quella luce sottile che Santa Lucia sembra regalare a chi sa cercarla.
In fondo l’inverno non è un ostacolo. Più che un limite è una soglia. E ogni pedalata, su queste strade quiete, diventa un modo per attraversarla con delicatezza, lasciando che sia la luce — poca, preziosa, fuggente — a indicare la direzione.
Per pedalare in inverno prestare molta attenzione a proteggere le estremità, assicuratevi di coprire molto bene per tenere al caldo, mani, piedi, orecchie.
















