Un po’ turbo e un po’ lenti. Cicloturisti, ciclofondisti, cicloamatori, ciclocrossisti, potendo anche pistard, o riciclati da altri sport…gente con un proprio ciclostile, nel senso di una propria cicloeleganza…nonché di una certa ciclocultura, essendo la loro maglia nera, un ciclomaggio a Luigi Malabrocca.

Turbolenti nell’anima e nell’anarchia, nell’immagine e nell’immaginazione, nel libeccio e forse anche nella libidine. Turbolentissimi sul Gavia, turbatissimi sul Mortirolo, disturbatissimi sul Tonale… Ogni volta che ce n’è bisogno, basta alzare il braccio, e invece dell’ammiraglia sopraggiungono i Turbolenti: per infoltire il gruppo, per inseguire una fuga, per tirare la loro parte.

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