cycletouring e salute globale

racconti & riflessioni | vivere sostenibile

Bicicletta e salute globale

Orgogliosi di comparire come seconda selezione “nel internet” seguendo la ricerca salute globale e bicicletta, torniamo a parlare dell’argomento introducendo nuovi concetti. 

È importare comprendere a fondo la complessità che il ciclismo e la bicicletta racchiudono, nella loro semplicità. Abbiamo già introdotto che cos’è la salute, ma date le vite convulse alle quali siamo tornati con tanta impazienza, dopo la pausa pandemica, è bene ricordarcelo. 

La salute, dunque, è (ad oggi) “Uno stato di completo benessere fisico E MENTALE”. Ora, facciamo una pausa, siamo in salute? Ci sentiamo in salute? davanti ad un computer e magari seduti ad una scrivania, siamo in salute? 

Ora invece stimoliamo un esercizio cognitivo immaginando di essere in sella ad una bici (la nostra se la abbiamo o qualsiasi altra), pedalando all’aria aperta (anche se spesso in città troppo inquinate!). Li, in quel pensiero, ci sentiamo in salute? …Ora si che spero, di aver suscitato qualche risposta positiva in più!

Per i più Turbo del gruppo, l’esercizio susciterà sicuramente voglia di velocità e competizione, anche questa è salutare, se ben gestita. Il nostro focus pero’ è sulla ricerca di quello stato d’animo, di benessere psico-fisico, suscitato dal senso di libertà che la bicicletta se generare. Quell’attimo di yoga e meditazione a pedali. 

Certo, forse questa descrizione poco si addice a chi attraversa Milano per andare e tornare da lavoro, ma se ci impegniamo, anche qui possiamo trovare un momento meditativo e salutare, oltre al beneficio fisico della cosiddetta mobilita’ attiva. 

Il nostro corpo è fatto per muoversi

Il nostro corpo è fatto per muoversi, non per stare seduto. Noi siamo fatti per vivere in sintonia con la natura a noi circostante, piante, animali, insetti, funghi e chi più ne ha più ne metta. 

Dimentichiamo la città di cemento soffocante che a malapena fa sopravvivere chi l’ha disegnata, e cerchiamo di ricordarci il rumore del silenzio. Il suono che più ci appartiene non è quello della metropoli, ma quello dei sistemi naturali in cui l’umanità prospera…va, prima che noi ne compromettessimo l’equilibrio.
Non c’è salute umana senza salute globale e planetaria.
Nel mondo delle scienze sociali e della vita, negli ultimi anni, sono stati stipulati diversi nomi per identificare nuove discipline per proteggere e promuovere la Salute. Giusto per farci capire quanto la salute globale non sia affatto da dare per scontata. Dovremmo, tutti, essere consci di vivere, la maggior parte del tempo, in un ambiente sempre meno in salute, se non malato.
Ben consapevoli della crisi climatica e degli appelli sempre più pressanti della comunità scientifica, per misure urgenti a salvaguardia della salute planetaria,

Turbolento ci tenie ad attivarsi per l’educazione alla salute globale e planetaria.  Chiaramente vogliamo farlo in quanto persone esperte di uno dei migliori alleati della salute planetaria… la BICICLETTA!  “Velocipede, che grande invenzione, con la bici noi faremo la rivoluzione!” Cantavano i Radici nel Cemento (se non conoscete provvedete ad acculturarvi)

Ora dovrebbe essere chiaro che cos’è a salute per la specie umana. Definiamo quindi la salute globale, planetaria ed il concetto di One Health. 

La salute globale è definita come “la salute della popolazione umana in scala globale, la quale si impegna particolarmente in azioni di miglioramento della salute a livello internazionale”.

Per salute planetaria o Planetary Health invece, si intende la “ salute della civiltà umana e dello stato dei sistemi naturali da cui questa DIPENDE”. Si basa su un approccio interdisciplinare, sostenuto da un movimento sociale, che si concentra sull’analizzare e comprendere l’impatto della distruzione umana sui sistemi naturali del pianeta Terra, e di conseguenza la salute umana e la vita sul pianeta. 

Argomento ambizioso, urgente, attuale e necessario. Al quale noi intendiamo partecipare attivamente per diffonderne la conoscenza e consapevolezza per piccole rivoluzioni, o evoluzioni, personali. 

Il concetto di One Health – ancora non ben tradotto in italiano, perciò ci atteniamo all’inglese – intende invece una salute unitaria fra ambiente, specie umana e specie animali. Il concetto è semplicissimo quanto efficace: la salute è unitaria, e nessuno dei tre componenti può prescindere dall’atro.

Perché’ pedalare dunque? 

Ambendo ad ampliare un po’ il nostro pubblico, verso una fascia potenzialmente più restia all’utilizzo della bicicletta, ci permettiamo di dare una piccola spiegazione introduttiva.

In un ambiente frenetico o routinario, una pedalata per andare o tornare dal lavoro (dal cinema, la palestra, l’aperitivo, la serata fuori…) può letteralmente cambiarci la vita. Certo non in un istante, ma a lungo andare sì. 

Pedalare non solo attiva il corpo, facendo bene alla nostra salute fisica e mentale attraverso l’attivazione di ormoni del buon umore, ma diventa occasione di un momento di relax e meditazione.
C’è voluta una pandemia per fermare momentaneamente la civiltà umana, e la tendenza è già di tornare all’impazzata a correre. Sempre più difficile dunque prendersi del tempo per fermarsi, meditare e riflettere sul nostro ruolo ed impatto sul mondo. La bicicletta ci dà l’occasione di farlo, anche quando non riusciamo (o pensiamo di non potere) fermarci. 

Negli ultimi anni si parla sempre più di meditazione ed in particolare di mindfulness, come tecnica per sentirsi meglio sia fisicamente che psicologicamente.  Interessanti riflessioni (esempio a pie pagina), questionano come il ciclismo, e più nel dettaglio il gesto della pedalata e l’ambiente intorno, possa essere momento di meditazione. Migliorando così la consapevolezza di se, della percezione della quotidianità, e si spera dei sistemi che ci circondano. 

Il punto fondamentale è che, la bici è strumento di salute, salute umana, salute animale e salute planetaria… la bici è strumento cruciale per stimolare ed aiutare l’approccio One Health. 

Pedalare ci impedisce di emettere CO2 nell’aria, costituisce (senza strafare ed a modo) uno stile di vita salutare, e, diventandone silenziosamente e gentilmente parte, può aiutarci a rispettare e meglio comprendere l’ambiente che ospita le nostre pedalate. La strada per rendere la ciclabilità accessibile ai più in Italia, è ancora lunga… questo lo sappiamo bene. 

Intanto però, in particolare per il mese della consapevolezza sull’approccio One Health, noi vi proponiamo le nostre Strade Zitte, come fuga di salute dalla frenesia della vita moderna.  Per cambiare ritmo, cambiare suoni, e cambiare attitudine… Pedaliamo meditando, meditiamo pedalando. 

The Pedalmind project

Cycling as Meditation

Francesca Tagliacarne

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

Paola Gianotti

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

Anna Salaris

Francesca T

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