Cosa c’è di meglio di una pinta di birra dopo una giornata in bicicletta? Una pinta di birra artigianale prodotta in una microbrewery di Londra. Da non perdere la Ride London 100.
La capitale britannica è sempre più bike friendly grazie alle nuovissime quietways (la prima, da Waterloo a Greenwich, sarà inaugurata a maggio) che si aggiungono alle cycle superhighways, le 14 autostrade per ciclisti che corrono dal centro di Londra verso la periferia.
Andare in bicicletta nei grandi parchi londinesi o lungo le alzaie del Regent Canal o del fume Lee, è uno degli sport preferiti nel fine settimana. Come è diventata una moda dei week-end sedersi ai tavoli delle piccole birrerie artigianali, che stanno soppiantando i pub in popolarità, grazie anche all’ottima birra prodotta. Il loro numero è cresciuto negli ultimi anni, dopo che una legge ha concesso sgravi fiscali ai piccoli produttori.
Una storica birreria di Londra, la Camden Town Brewery, fu aperta nel 2006 da Jasper Cuppaidge nel seminterrato di The Horseshoe, il pub di Hampstead, famoso oggi per la cucina. La produzione di birra ha avuto così successo che si è dovuta trasferire in locali più ampi, sotto i viadotti della ferrovia a Kentish Town West.
Oggi le birrerie a Londra sono quasi 50, numero più alto raggiunto dai tempi della regina Vittoria. Le zone a più alta concentrazione sono anche quelle emergenti, in trasformazione, come East London.
Molto popolare è la Crate Brewery in una ex stamperia di Hackney Wick, affacciata sul fiume Lee. Al centro di una rete di piste ciclabili tra l’Hertford Union Canal, il fiume Lee e il Regent Canal, offre una decina di birre create con prodotti locali, compresa quella al lampone o al cioccolato.
E’ sostenibile anche la birra della Hackney Brewery che produce tra le altre una Toast Ale, mescolando con malto d’orzo, luppolo e lievito il pane non consumato (in Gran Bretagna sono 24 milioni di fette ogni anno). Il risultato è una birra aromatizzata, dal gusto unico.
Cristina Gambaro – Assaggi di Viaggi