Pantalica e la Valle dell’Anapo: cultura e viaggio lento

racconti & riflessioni
Pantalica e la Valle dell'Anapo

Tra antiche necropoli scavate nella roccia e una valle modellata dai fiumi, Pantalica e la Valle dell’Anapo offrono un percorso che unisce natura, archeologia e pedalate. Un territorio che invita all’esplorazione con calma, a piedi o in bicicletta

La bicicletta come cultura e il pedalare come modo di leggere il territorio. Quarantasei chilometri e 650 metri di dislivello per una Strada Zitta da affrontare con curiosità, più che con fatica. Siamo in Sicilia, una regione che non smette mai di sorprendere, dove ai paesaggi spettacolari e a all’enogastronomia d’eccellenza si aggiunge un elemento molto apprezzato da chi fa cicloturismo: l’intermodalità che permette di unire treno e bici, amplificando le possibilità del viaggio. E poi c’è la varietà del terreno, strada e gravel, per chi ama scegliere – o mescolare – il proprio modo di esplorare, scoprire e lasciarsi stupire.

La Valle dell’Anapo è un percorso di circa dodici chilometri che un tempo era una linea ferroviaria e oggi è diventato un ambiente protetto, immerso nella natura. Tra il 1975 e il 2003, nell’area di Pantalica si è tenuto un noto trofeo ciclistico di apertura stagione, che si disputava verso la fine dell’inverno.

Pantalica è un territorio non molto esteso, nell’entroterra siracusano, a nord di Noto, circondato da una cornice naturale che lo rendeva facilmente difendibile. Proprio per questa sua caratteristica venne scelto, nel passaggio dall’età del bronzo a quella del ferro, come rifugio ideale per le comunità umane dell’epoca. Gli strapiombi scolpiti nei millenni dai fiumi Anapo e Calcinara proteggono tuttora il pianoro, rendendolo quasi inaccessibile da ogni lato.

La necropoli di Pantalica è tra le più significative della Sicilia antica: il suo fitto intreccio di tombe scavate nella roccia crea un paesaggio unico, capace di evocare un’energia particolare, in un contesto di natura aspra, intensa e al tempo stesso rasserenante. Più che un semplice luogo, è un’esperienza che coinvolge e sorprende. Dal gennaio 2006 Pantalica è inserita nel Patrimonio UNESCO.

Oggi questo territorio offre un interessante equilibrio tra turismo rurale, culturale e attività all’aria aperta, soprattutto per chi preferisce esplorarlo a piedi o in bicicletta. L’area, che si sviluppa tra i comuni di Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi e Palazzolo Acreide, comprende la Valle dell’Anapo, oggi accessibile solo a piedi (o in bici previo permesso del Corpo Forestale). Una volta la valle era attraversata da una delle tante ferrovie siciliane a scartamento ridotto, la Siracusa-Vizzini, collegata alla Ragusa-Giarratana.

Per vivere appieno questo paesaggio consigliamo di fermarsi almeno due o tre giorni in una delle due strutture agrituristiche situate all’interno della riserva: “Il Giardino di Pantalica”, lungo il tracciato della vecchia ferrovia nella valle, oppure “Porta Pantalica”, in contrada Mascà di Cassaro, sull’altopiano che unisce Ferla alla Sella di Filipporto.

CLICCA QUI per scaricare gratuitamente la traccia gpx e vedere l’altimetria.

scopri anche ll’itinerario “da Pantalica a Caltagirone”

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

pasto

Matteo Cardani

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

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Anna Salaris

Francesca T

Federica Gallo

Daniela Della Ragione

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