E’ successo ad una delle botteghe storiche milanesi, non una qualunque, ma una di quella che vende ai milanesi quanto di più sobrio, elegante, raffinato, discreto, agile, silenzioso, aggregante, pacifico, non violento possa esserci: la bicicletta.
Hanno tirato un sasso contro l’insegna storica, la stessa (in vetro) da quando il negozio si è ammodernato dopo la guerra. Ma chi? ma perchè? inutile chiederselo, più utile dimostrare solidarietà con chi ha subito lo sfregio. Come buttare i chiodi per strada quando passano le corse ciclistiche, o i sassi tirati al Giro della Rinascita per non farlo arrivare a Trieste….(proprio non cambia mai niente).
Il vetro non è rotto dal sasso, ma dal braccio esperto di un ingenuo gradasso, l’applauso per sentirsi importante, senza domandarsi per quale gente … (Battisti-Mogol, Nessun Dolore)
Che dire? testa bassa e pedalare, convinti che la bicicletta ci salverà anche dai tempi barbari che stiamo vivendo.
Forza Giovanna, forza Renato, forza Matia. (PS se pezzi di vetro non cascano in testa a chi guarda le vs vetrine, lasciate che la città veda lo sfregio per un po’….l’insegna comunque la riconoscono tutti!)