Biciclette Ritrovate 2015: nei cortili di Corso Garibaldi 71, Rossignoli ha presentato, insieme a molte, interessanti, curiose, sorprendenti collezioni di biciclette storiche e d’epoca, anche URBAN CYCLE, la prima parte della raccolta di immagini di Franco Chimenti. Immagini dedicate a chi tutti i giorni pedala nella nostra città (Milano).
Franco è un amico e un Turbolento di vecchia data e nella migliore tradizione turbolenta, oltre a pedalare, fa tutto quello che può per diffondere la cultura della bicicletta e la passione per una attività fisica e sportiva che da oltre 100 anni fa sognare uomini, donne, bambine, bambini e soprattutto quegli adulti che on hanno dimenticato di essere nati bambini.
Paolo Della Sala è un altro ottimo amico e Turbolento che così ha presentato il lavoro di Franco.
Franco Chimenti è nato a Milano nel 1957, 250 anni dopo Carlo Linneo, il naturalista svedese padre della classificazione scientifica delle specie. Fotografo professionista, ha focalizzato la propria attività sull’architettura e il design collaborando con grandi marchi dell’arredamento, agenzie pubblicitarie e aziende di livello internazionale.
I progetti artistici più recenti sono legati al contesto urbano: h.0, particolari della città in bianco e nero rigorosamente ad altezza zero, Reflex, prospettive urbane riflesse e distorte nel metallo, nel vetro, negli specchi.
Urban Cycle è il suo ultimo lavoro e, come i precedenti, tende a evidenziare la relazione fra particolare e scatto d’insieme; ma questa volta il contesto materico è ai margini perché protagonista è il ritratto. Ritratti non casuali ma cercati, per certi aspetti scientifici.
Franco Chimenti, sulle orme di Linneo, colma una lacuna e ci mostra una nuova varietà in rapida espansione demografica, il ciclista urbano, appartenente sì al genere ‘Homo’ ma alla nuova specie dell’Homo sapiens cyclisticus che rappresenta una sicura evoluzione del semplice ‘sapiens’.
Questi suoi scatti vogliono essere classificatori e rivelatori e, al pari di Linneo, tendono a sistematizzare il mondo attorno a sé e a dare un senso logico al caos: ogni ciclista è con la propria bicicletta, in un punto urbano a lui congeniale, una figurina di un album impossibile da completare.
Ma non è un album formato da figurine di un’identica specie: ciò che differenzia ciascuno dei soggetti ritratti e, per certi aspetti, lo rivela scientificamente, è il particolare.
Con quel particolare Franco ‘firma’ il ritratto e ci mostra lo straordinario principio che è alla base della specie: siamo così terribilmente uguali, siamo così magnificamente diversi. (Paolo Della Sala)
Gurda la raccolta di immagini URBAN CYCLE