
E’ una tradizione che dura dal 2007
E’ il Tour de Friends in ricordo di un grande amico. Il nostro modo di ricordare pedalando, pedalare ricordando: si chiama Milano Campiglia Classic. Questa volta presa un po’ più larga del solito. Dal solito caotico gruppo.
Gruppo con un buon mix di junior e senior riders.
Gruppo variegato e modulabile: si parte in 3 da Milano e si cena in 4 a Soragna. Si riparte in 3 verso l’appuntamento di Parma e si cena in 20 alla Pietra di Bismantova. Si riparte in 20 per trovarsi in 23 alla cena di Fivizzano.
Nulla di particolare tra Milano e Soragna. Centoventi chilometri di bella pianura, con lunghi tratti di piacevoli ciclabili e una “divagazione” attorno a Busseto che aggiunge una decina di chilometri.
A Soragna ottimo il B&b La Ca Vecia (per la precisione a Castellina – 2km a sud di Soragna), decisamente meno accogliente, anche se centralissima, la locanda Stella d’Oro, anzi da evitare (non ha un locale per ricovero bici). Ottima cena alla Locanda del Culatello, nella piazza centrale del paese, cordiali e premurosi.
Da Soragna a Parma altri 33 chilometri piatti, lungo stradine di campagna e la ciclabile del Taro. Facile l’attraversamento della città uscendo in direzione di Montechiarugolo e Traversetolo. Leggerissime salite, traffico molto scarso, bella campagna con vista sul’Appennino emiliano.
Pausa pranzo alla Sella di Lodrignano
A Traversetolo non ci fermiamo, il grosso del gruppo è arrivato in anticipo a Parma ed è partito. A questo si aggiunge il nostro ritardo per errata previsione dei tempi di percorrenza, e quindi….
Poco male. Lungo la strada ci uniamo ad altri due giovani ritardatari. Non hanno sentito la sveglia e hanno perso il treno… E’ così. E’ il bello del Tour de Friends.
Ci si ritrova tutti al piccolo e unico bar che si incontra lungo il tragitto, alla Sella di Lodrignano – 450 mslm.
E’ il classico bar-alimentari, o alimentari con bar che dir si voglia. Preso d’assalto e per un soffio. Stava per chiudere e invece…panini, torte, bibite, caffè con la povera signora che saltava dal bancone degli alimentari nel locale di sinistra al piccolo banco del bar, nel locale di destra…si ricorderà di noi per un bel pezzo, come dell’assalto delle cavallette.
Si riparte in discesa verso il ponte che ci farà attraversare il torrente Enza per poi risalire a Vetto e quindi Castelnuovo ne Monti – 700mslm. Dal centro di Castelnuovo un ultimo strappo di tre chilometri e mezzo con 200 metri di dislivello, ci porta al piazzale sotto la Pietra di Bismantova.
Dalla Pietra di Bismantova alle Apuane
La pietra di Bismantova è un luogo magico e arrivarci in bici aggiunge quel “zic” di grande soddisfazione.
Ottima accoglienza sia alla Foresteria San Benedetto che al rifugio poco più in alto. Ottima vista, gran bel tramonto, grande mangiata e grande dormita.
Da qui si riparte alla volta di Fivizzano, in Lunigiana.
Si parte in discesa nel “bel fresco del mattino” e si scende fino al ponte sul Secchia 450 mslm per poi risalire dolcemente fino ai 950 mslm di Ligonchio. Cinquecento metri di dislivello in 20 chilometri. Da Ligonchio in 10 chilometri si sale poi di altri 600 metri per raggiungere il Passo Pradarena. Notevole.
Mario ha scelto, sapientemente, di valicare gli Appennini al Passo Pradarena. Una splendida Strada Zitta, a tratti piuttosto ripida. Ma che sarà mai? Le salite passano e in discesa si dimentica la fatica. Poi io ormai mi trastullo con una meravigliosa gravel assistita….il minimo dell’aiuto è di grande aiuto e consente di avere una ottima autonomia anche sulla distanza.
Discesa in Garfagnana, sole e cielo azzurrissimo, pausa pranzo e un ambiente con colori autunnali davvero spettacolare e vista sulle Apuane. Arrivo a Fivizzano per una nuova grande cena. Indimenticabile la colazione del mattino al B&b diffuso. Gran bella discesa dal paese poi risalita a Fosdinovo da dove si vede ormai il mare, il golfo di Spezia e in lontananza l’arrivo.
Che dire? Abbiamo unito in bici la Pietra di Bismantova alle Apuane. Mettendo in fila nuove e splendide Strade Zitte. Solo la bici e i buoni amici, possono offrire tanto.
E mettiamoci anche la bellezza del paesaggio italiano, vah…