C’era una volta il numero di telaio bicicletta impresso nell’acciaio del tubo verticale, sotto la sella, in posizione visibile. In modo indelebile, salvo limare la parte con evidente segno, o stuccatura. I ladri di biciclette ci sono sempre stati, ma un tempo avevano vita più difficile. Anche loro. Oggi, nell’era della tecnologia, esistono antifurto di tutti i tipi e altrettanti sistemi per ingannarli e indisturbati rubare tranquillamente tutte (o quasi) le biciclette del mondo. La bicicletta, nella sua semplicità, è rimasta, di fronte al furto, fragile, indifesa, debole, troppo spesso perdente.
Oggi nell’era della tecnologia, di fronte al furto della bicicletta si resta disarmati, rassegnati, ovviamente dispiaciuti e disperati. In pochi pensano alla denuncia perché si perde troppo tempo, perché non si può dimostrare la proprietà, perché chissà dove la porteranno, se mai si ritroverà, etc. etc.
Oggi il numero di telaio bicicletta
a volte c’è, a volte non c’è. A volte si vede, a volte no.
Qualcuno pensa che non serva a niente, qualcuno pensa che potrebbe essere un utile sistema per poter identificare la propria bici. Ma chi, nell’era delle password e degli ID number pensa di segnare da qualche parte il numero di telaio della propria bici?
Ma chi lo sa che le bici hanno o potrebbero avere, un numero identificativo del telaio?
Sono cose che si lasciano cadere nell’oblio della modernità. Come i prati verdi, i crinali di collina e tante altre cose.
Così prende forma un’idea, l’idea di ripartire dal numero di telaio, di aggiungerlo alla fattura di vendita, di arricchire la fattura di vendita con una dettagliata descrizione della bici e anche con una foto…è il certificato identificativo della bicicletta, la sua carta d’identità. Il suo ID number.