
Via Francigena: come affrontarla in bicicletta
In quasi vent’anni di Strade Zitte, Turbolento ha lavorato perché il numero degli itinerari crescesse costantemente e oggi se ne contano ben oltre 300, una collezione pensata per valorizzare il cicloturismo sportivo. Questi percorsi si snodano tra scenari silenziosi e suggestivi, offrendo un’esperienza di viaggio lenta e immersiva, ideale per scoprire l’Italia pedalando lontano dal rumore e dalla fretta.
Ogni giorno ci impegniamo con passione a individuare e mappare le migliori opportunità per chi sceglie la bicicletta come strumento di viaggio e conoscenza.
È in questo spirito che si inserisce il racconto di Federica Gallo, autrice romana di Strade Zitte, che ha percorso in bicicletta un tratto della Via Francigena, vivendo giorni intensi tra preparativi, paesaggi mutevoli e incontri con altri pellegrini. Un’esperienza che incarna perfettamente lo spirito del viaggio lento.
Nei giorni precedenti la partenza, Federica si è munita della Credenziale del Pellegrino, che accompagna chi percorre l’antico cammino. Ha pianificato con cura l’itinerario, unendo le tracce delle tappe B17, B18, B19 e B20 in un percorso distribuito su due giornate: da Siena a Proceno il primo giorno, da Proceno a Viterbo il secondo. La brevità delle singole tappe proposte ufficialmente ha reso infatti possibile affrontarne due in una giornata anche senza una particolare preparazione atletica.
Federica ha anche organizzato in anticipo il pernottamento, prenotando presso gli ostelli lungo la via e consultando le risorse disponibili sul sito ufficiale della Francigena e sull’app dedicata. Una precauzione rivelatasi utile: durante il viaggio ha incontrato oltre un centinaio di pellegrini a piedi e una decina in bicicletta.
Il 24 aprile è partita da Roma alla volta di Siena, viaggiando in treno con tre cambi obbligati. Sebbene esistesse un’opzione con meno coincidenze lungo la linea Roma-Grosseto, gli orari non erano compatibili. Arrivata nel pomeriggio, ha raggiunto in bici la “Foresteria San Clemente ai Servi”, dove ha pernottato, per poi concedersi una passeggiata rilassante nel centro storico.
Il giorno successivo, 25 aprile, ha lasciato Siena all’alba, pedalando con la nebbia mattutina che avvolgeva il paesaggio rendendolo ancora più suggestivo. Dopo le consuete soste a Buonconvento e San Quirico per un timbro sulla Credenziale e un caffè, ha deciso di non fermarsi a Radicofani, optando invece per Proceno, dove l’attendeva l’ospitalità della “Casa del Pellegrino” (15€ a persona per notte). Alle 14:45 era già arrivata, appena in tempo per evitare la pioggia prevista. Il suo pomeriggio è trascorso tra una doccia, un caffè, una breve passeggiata e un aperitivo nel borgo.
Il 26 aprile, sempre all’alba, ha ripreso la strada da Proceno, ancora una volta tra nebbie mattutine e paesaggi incantevoli. Giunta a Viterbo intorno alle 13, ha completato la Credenziale con l’ultimo timbro e ha passeggiato nel centro medievale. Sebbene inizialmente previsto come punto di arrivo, ha scelto di proseguire fino a Orte Scalo, aggiungendo una trentina di chilometri. La decisione è stata guidata dalla maggiore efficienza della linea ferroviaria Orte–Roma, che permette di rientrare in un’ora anziché due. Una scelta dettata dallo spirito di chi preferisce pedalare un’ora in più piuttosto che restare seduta in attesa.
Federica è rientrata a casa nel tardo pomeriggio, con negli occhi e nelle gambe un tratto di Francigena vissuto su due ruote. Nei prossimi post sul blog condivideremo il racconto del viaggio, insieme alla traccia GPX, per chi vorrà ripercorrere lo stesso itinerario. Vai al primo giorno da Siena a Proceno
PS Festival della Viandanza 2013
Parecchi anni fa abbiamo partecipato al Festival della Viandaza di Monteriggioni, anche in quel caso percorrendo in parte la Via Francigena con bici da strada. Oggi tracce e bici gravel hanno di molto migliorato la percorribilità del tracciato. Scopri la traccia 2013