AbbracciaFirenze – Florentine Ring

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AbbracciaFirenze: il tour del rinascimento

Questo tour di 83 km e quasi 1500 metri di dislivello vi permette di abbracciare la città di Firenze inanellando lungo il percorso una serie unica di bellezze artistiche: ben otto ville medicee, una certosa e due castelli. Il percorso si svolge prevalentemente su strade minori, ma inevitabilmente, sopratutto nell’attraversamento della città a ovest, passa anche attraverso aree fortemente urbanizzate. Può essere fatto in una giornata o spezzato in più parti se ci si vuol dedicare alla visita approfondita dei siti turistici più rilevanti. Nella scheda tecnica trovate le prime indicazioni per eventuali visite. La traccia non devia per salire alla Certosa di Galluzzo o per entrare nei giardini di Palazzo Strozzi o di villa Demidoff ma queste deviazioni sono imperdibili dal punto di vista turistico. Dal punto di vista ciclistico alcune salite di tutto rispetto rendono il giro particolarmente interessante. 

AbbracciaFirenze: descrizione tecnica 

AbbracciaFirenze parte dalla villa medicea di Lilliano dove potete soggiornare nell’agriturismo o acquistare l’ottimo olio e vino dell’azienda agricola. Seguendo la traccia in senso orario, dopo poche centinaia di metri, potete affacciarvi all’ingresso della villa medicea di Lappeggi, non aperta al pubblico. Si scende quindi verso il paese di Grassina che si attraversa per  salire al castello di Montauto per l’omonima e ripida stradina. Il castello di Montauto è un luogo del FAI che per essere visitato necessita di prenotazione. Seguendo la traccia si raggiunge poi la villa medicea Corsini di Mezzomonte, sede di eventi, di cui si può attraversare il giardino sino all’ingresso. Usciti dalla villa incontrerete lungo la traccia  un breve e  ripido tratto sterrato, da affrontare con prudenza, che vi porterà a Pozzolatico  passando sotto l’autostada. Si risale verso Poggio al Sole per poi scendere ad incontrare una vera meraviglia, la Certosa del Galluzzo. La traccia vi porta all’inizio della via che sale il monte Acuto sulla cui sommità è stato edificato nel 1342 il monastero di clausura per volontà di Niccolo’ Acciaroli. Il monastero ospitava un massimo di 18 monaci che vivevano in meditazione con l’aiuto di 5 conversi che provvedevano alle loro necessità materiali. La visita della Certosa, ora affidata all Comunità di san leolino necessita almeno un’ora. Se però vi accontentate di vedere la Certosa nello scorcio che scende da Poggio al Sole, potete proseguire per il Galluzzo dove, nel centro del paese ci sono diversi posti dove rifocillarsi. Usciti dal paese seguite la traccia e la ciclabile che evita un groviglio di strade e gallerie. Arriverete per stradine al castello e alla villa medicea di Marignolle, di cui costeggerete sulla sinistra i bianchi muri perimetrali. La villa è proprietà privata, mentre il castello è stato trasformato in albergo. Da Marignolle si abbandonano le colline a sud e inizia la discesa su Firenze lungo la via di Soffiano. Prima di arrivare in città è consigliata la deviazione a destra per il Boschetto, il Giardino di Palazzo Strozzi, da cui uscirete sulla via Pisana. Da qui inizia l’attraversamento della città con il ponte sull’Arno, Parco delle Cascine, Ippodromo, Firenze Nova e bici in spalla per il ponte sopra la ferrovia.

AbbracciaFirenze: via della Petraia

AbbracciaFirenze prosegue uscendo dalla parte più urbanizzata della città lungo via della Petraia, che vi porterà all’omonima villa Medicea. La villa è polo museale della Toscana ed è visitabile. Da qui, in pochi minuti, eccovi di fronte a una nuova villa medicea, quella di Castello, ora sede della prestigiosa Accademia della Crusca. L’interno è visitabile solo su prenotazione mentre i giardini lo sono liberamente. Ma è tempo di abbandonare il turismo e concentrarsi su quello che è il GPM del giro: il Monte Morello (mt 608). In cima vi attende un ristoro con una delle migliori schiacciate della zona, ma la salita, specie se è caldo, non va sottovalutata ne’ negli iniziali tornanti nel bosco ne’ quando la strada si fa più larga ma la pendenza, anche se per un breve tratto, passa il 20 %. Dopo una meritata sosta guardando Firenze, inizia la discesa che vi porterà fino a Pratolino dove in via Fiorentina 276, a sinistra, troverete l’ingresso per i giardini e la Villa Demidoff. Si può entrare nel parco in bicicletta e quindi è d’obbligo abbandonare la traccia e, con la dovuta cautela legata al brecciolino, visitare i giardini realizzati nel 500 per volontà della famiglia Medici e poi trasformati in giardini all’inglese. Imperdibile il Colosso dell’Appennino di ben 14 metri di altezza, realizzato nel 1579 dal Gianbologna. L’opera raffigura il gigante nel momento della nascita della montagna da cui sorgono i fiumi toscani. Usciti dal giardino si continua in discesa lungo la via Fiorentina, poi via Bolognese. Dopo Trespiano attenti alla svolta a sinistra per via Salviati, una dritta e ripida discesa che vi portera’ verso una dritta e assai ripida salita al Convento di San Domenico e poi, lungo una salita più normale, a Fiesole. Prima del paese potete affacciarvi all’ingresso di una delle più antiche ville dei Medici, chiamata anche il Belcanto o il Palagio di Fiesole. Da Fiesole, dopo una lieve e breve salita, inizia una lunga discesa per stradine con asfalto sconnesso che vi porterà fino a San Jacopo al Girone, sulla riva destra dell’Arno. Seguendo la traccia percorrerete il lato destro del fiume seguendo la ciclabile. Si ripassa il fiume all’altezza di Bagno a Ripoli da cui, con la penultima delle salite raggiungerete Osteria Nuova. Svolta a destra e discesa sull’Antella per poi iniziare gli ultimi brevi ma ripidi tratti di salita che vi riporteranno alla villa di Lilliano da cui è partito il giro. 

Vai su “le Strade Zitte” per scaricare la traccia gpx

Daniela Schicchi

Marco Pastonesi

Paola Gianotti

Alberta Schiatti

Paolo Tagliacarne

Paolo Della Sala

Anna Salaris

Francesca T

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