
Dalla val d’Orcia ai confini del Lazio (2)
La sfida gravel della Tuscia
Tappa 2: Proceno – Viterbo – Orte Scalo
Regione: Lazio
Tipologia: Gravel
Difficoltà: Medio-impegnativo
Distanza: ca. 98 km
Dislivello: 1360+
Bici+Treno: Sì (previsto rientro in treno da Orte Scalo oppure da Viterbo, se si opta per la sola Francigena)
E’ questa la seconda tappa della Francigena dalla Val d’Orcia vorso Roma, la combinazione treno+bici messa a punto da Federica Turbolenta in tre puntate e due tappe.
Dai un occhio ai preparativi del viaggio e alla prima tappa.
La traccia inizia con una discesa su asfalto, che dal centro di Proceno porta quasi fino all’incrocio con la SS2 Cassia. Poco prima devia su una stradina secondaria parallela e molto suggestiva, che rompe subito il fiato con una salita ripida, con pendenze che toccano il 16%.
Il percorso attraversa quindi Acquapendente, alternando brevi tratti di strada bianca parallela alla Cassia e rientri sull’asfalto, fino a raggiungere San Lorenzo Nuovo. Qui è consigliata una pausa caffè e l’apposizione del timbro sul passaporto del pellegrino. Poco dopo la traccia scende verso il Lago di Bolsena, visibile brevemente prima di deviare su una lunga sterrata orientata a est. Questo segmento si sviluppa tra boschi e campagna, cambiando radicalmente atmosfera rispetto alla Cassia. Si tratta di un passaggio molto affascinante, ma leggermente più impegnativo rispetto alle classiche strade bianche toscane.
Il tracciato torna su asfalto nei pressi di Bolsena e lo abbandona nuovamente solo poco prima di Montefiascone, per un tratto non particolarmente lungo.
Giunti a Montefiascone, è consigliata una visita al belvedere sul lago e ai giardini della Rocca dei Papi, nel centro storico. Anche qui una pausa caffè può essere utile, il prossimo centro abitato lungo il percorso sarà Viterbo.
Dalla cosiddetta “cima Coppi” della giornata – rappresentata proprio da Montefiascone – la traccia prosegue in prevalenza in discesa o pianeggiante, con solo poche salite residue. Un tratto particolarmente impegnativo è quello del basolato romano nella campagna sotto Montefiascone: circa 2 km di fondo irregolare che richiedono attenzione, prima di tornare su strada bianca più scorrevole.
L’ingresso a Viterbo è su asfalto, a eccezione dell’attraversamento del centro medievale, dove vale la pena perdersi tra le sue viuzze storiche.
A Viterbo termina ufficialmente la tappa Francigena, ed è possibile prendere il treno per il rientro. In alternativa, la traccia può essere seguita ulteriormente verso Orte Scalo, attraversando un ultimo tratto di campagna viterbese su una strada piacevole e ben scorrevole, fino a raggiungere la stazione ferroviaria.
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