Gravel conca dell’Alben: back to Orobie 2023
Da Selvino la partenza è sempre in discesa, il ritorno è sempre in salita. Bisogna tenerne conto nel pianificare i propri giri. Soprattutto col caldone di questi giorni.
Ci sono tre diverse strade che dalla pianura salgono sull’altopiano di Selvino e Aviatico: due dalla Valle Seriana ed una dalla Val Brembana. Dal versante Val Seriana, oltre alla classicissima Nembro-Selvino, c’è la bellissima e dura salita da Orezzo, con partenza da Cazzaniga e arrivo a Ganda; quindi Amora, Aviatico e discesone verso Selvino.
Dal fondovalle del Brembo si lascia il corso del fiume all’altezza di Bracca per imboccare la Val Serina. All’inizio un canyon che richiama molto le gole della Val Taleggio, poi il fondo valle si apre più dolce fino ad Algua dove, in località Galleria, se si prosegue diritto si sale a Serina, Oltre il Colle e Colle di Zambla, mentre voltando a destra si sale a Selvino, lato Rigosa.
Entrambi i versanti sono serviti da pista ciclabile. La rete ciclabile della provincia di Bergamo è una piacevole sorpresa. Famosa ed apprezzata quella della Val Brembana ricavata dall’ormai inutilizzato sedime del vecchio “ol trenì” che portava a Piazza Brembana.
Ci sarebbe anche la variante del Colle di Zambla con il bel mezzacosta di Trafficanti, ma è altra storia e altro percorso – Giro di una sera di mezza estate
E proprio di una variante gravel di questo giro vi vogliamo raccontare. Giro che parte tenendosi in quota per terminare a fondo valle mettendo in fila la ciclabile della Valle del Riso a quella della Val Seriana, da Gorno, famoso per le miniere, fino ad Albino senza mai mettere le ruote su “strade trafficate”. A volte il percorso è un po’ contorto, ma sempre piacevole e sicuro.
Riuscendo ad unire strade secondarie, le Strade Zitte delle Orobie, alla rete ciclabile, si possono creare molti percorsi piacevoli, sicuri, impegnativi e soprattutto belli. Molti sono pubblicati nella raccolta su Komoot da quello delle Miniere di Dossena con la terribile risalita a Cespedosio, al giretto dei due Miragoli.
L’ultimo provato è l’avventura Gravel Conca dell’Alben. Si parte con il classico mezzacosta di Trafficanti, Cornalba, Serina, con strappo a freddo per salire da Selvino ad Aviatico.
Poco prima di Oltre il Colle, in località Valpiana, si prende la piccola strada sulla destra che, ripida, sale verso i boschi e le pendici dell’Alben, in direzione Ca’ di Zocc. Da qui una sterrata a tratti ben pedalabile, a tratti “un po’ meno pedalabile” ci porta alla Conca dell’Alben, dove giace inerme un vecchio skilift. Da qui al Colle di Zambla per insolita e non sempre facile, sterrata.
Dal Colle di Zambla inizia la splendida e inebriante discesa verso la Val Seriana. L’ambiente è decisamente alpino, siamo sotto quelle cime in cui le Prealpi cedono il passo alle Alpi. Circondati da crinali che raggiungono e superano i 2.000 metri, con vette anche di 2.500
Non si percorre tutta la bella discesa. Poco dopo il sesto tornate a quota 900 mslm si lascia la sp46 per imboccare sulla destra (in corrispondenza della fermata della corriera) la piccola e ahimè ripida strada che porta al Santuario della Madonna del Frassino, con annessa piacevole trattoria.
La conca dell’Alben era solo un assaggio: ora il gioco si fa duro
Raggiunta la colma inizia la vera avventura gravel: un largo sentiero che porta a Chignolo. Tendenzialmente in discesa, ma con qualche strappetto in risalita. Tendenzialmente pedalabile, ma a tratti più adatto alla MTB. Invitiamo alla prudenza, soprattutto se, come il sottoscritto, lo percorrete da soli. Il cellulare spesso non ha campo, quindi nel dubbio meglio scendere dalla bici e percorrere qualche tratto a piedi. Diciamo che, per le caratteristiche del terreno, è una gravel-ciclo-alpina. I pochissimi ciclisti incontrati, salivano da Chignolo con MTB a pedalata assistita.
A Chignolo una terribile e ripidissima discesa in cemento mette a dura prova sia i vostri freni che il vostro coraggio (di restare in sella). Si ritorna quindi sull’asfalto che in pochi minuti porta ad attraversare il torrente Riso, esattamente dove inizia la ciclabile. Siamo ora a quota 500 mslm e il caldo si fa sentire. L’idea era di salire anche alle miniere di Gorno, ma rimandiamo ad altro momento. Entrambe le ciclabili sono piuttosto ombreggiate, ma il caldo di queste giornate è pesantissimo. L’idea era anche di ritornare a Selvino salendo da Orezzo, ma come per le miniere di cui sopra,…non con questo caldo.
Ad Albino c’è una comodissima funivia che in 8 minuti porta a Selvino, anche i ciclisti e le loro biciclette.
Il giro – in totale poco meno di 60km con 1.000 metri di dislivello – è bellissimo, molto impegnativo per entrambi i tratti fuoristrada (Alben e Chignolo) e per oggi può bastare così. Mi siedo, aspetto la funivia parlando al manovratore, in attesa della partenza.
Resta nella mente la voglia di tornare al Colle di Zambla in bici da corsa per godersi l’intera discesa. Il giro fatto in modalità strada risulta molto più rapido, la ciclabile della Val Seriana a tratti è sterrata, ma adatta anche a bici da corsa.
Trovate la traccia GPX su Komoot
Buone pedalate
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