Milano Gravel Roads
Descrizione
MIlano Gravel: la madre di tutte le gravel
Carpe Diem XL, la classica Gravel di Primavera o Carpe Diem da 70km si allunga arrivando fino a Pavia percorrendo gli sterrati lungo le due sponde del Ticino.
C’è un po’ di quella che era la Gravel di Primavera oggi Carpe Diem da 70km. C’è molto sterrato che si aggiunge per proseguire dal Lido di Motta Visconti fino al ponte coperto di Pavia, al 95% su sterrato, con altrettanto fuori strada lungo la via del rientro.
Perché questo nuovo percorso Milano Gravel? Perchè il territorio dietro casa lo merita, perchè la “wilderness” del Parco del Ticino lo merita, perchè gli amici del Genova 1913 hanno creato il loro percorso gravel su questo tracciato e ci pare un giusto tributo annoverare questa traccia nella collezione delle Milano Gravel Roads.
I detrattori ci diranno che è tutta pianura. Vero, ma noi siamo gente di pianura e questi sono tanti chilometri di piacevolissima pianura. Alla faccia di chi vuole salire, salire, salire. Sono due concetti differenti, ugualmente piacevoli e appaganti. Ognuno a modo suo. Fondamentale, in ogni caso, la piacevolezza del paesaggio che appaga lo spirito distraendoci dalla fatica. Meditiamo pedalando, pedaliamo meditando
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I percorsi sono in costante aggiornamento tuttavia, per le più recenti modifiche alla viabilità locale, alcune indicazioni potrebbero non corrispondere alla nuova viabilità.
300 percorsi lungo strade secondarie, di campagna e di montagna. Di queste strade è piena l’Italia. Basta scoprirle, metterle in fila con fantasia e cognizione. Dalle Alpi agli Appennini, da costa a costa, di sogno in sogno. Emozioni, paesaggi, borghi, panorami, trattorie…registrati, scarica il GPX e via.
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Profilo tecnico
Dal Lido di Motta si prosegue lungo i boschi e le anse del Ticino, in un piacevole quanto contorto tracciato che porta alla Zelata, poi al ponte di barche e quindi a Pavia.
Il percorso segue esattamente la traccia della versione da 70 km fino al Lido di Motta, dove è d’obbligo la sosta al check-point San Rossore. Per un vero e proprio pranzo o solo per un caffè, ma soprattutto perché questi luoghi “minori” continuino a prosperare nella loro sostenibilità micro-economica.
Al Lido ci si arriva percorrendo la ripida discesa dell’Angioletto (sulla destra rispetto alla nostra direzione di marcia) o con la più agevole discesa in asfalto a cui si arriva alla fine dello sterrato sulla sinistra.
Dall’ambio piazzale del lido e della darsena di Motta, si prosegue verso sud. Superato il Centro Parco Geraci ci si allontano un poco dal fiume arrivando a risalire in località La Zelata. Da qui il classico e stretto sentiero che ci accompagna al ponte di barche.
Si attraversa il ponte ed un centinaio di metri dopo sulla sinistra inizia “la poesia della ghiaia” che scricchiola sotto le nostre ruote leggermente artigliate. That’s gravel, folks!
L’arrivo a Pavia da qui è facile e intuitivo. Ad ogni modo seguite la traccia e buona pedalata.